Buon venerdì telefilm addicted, quest’oggi volevo parlarvi della serie tv cult delle ultime settimane. Portata sul piccolo schermo da Santo Netflix e tratta dal romanzo best-seller di Jay Asher, “Thirteen Reasons Why” – tradotto in italiano con il semplice numero “13” – vi rapirà, emozionerà, strazierà.
Se ancora non conoscete questo telefilm, o se avete amato il romanzo e volete recuperare la visione, continuate a leggere per conoscere i miei 13 motivi per seguire questa straordinaria serie tv!
Titolo: Thirteen Reasons Why
Prima tv USA/ITA: 31 marzo 2017
In produzione: Sì
Genere: drammatico
Stagione/i: 1
Episodi: 13
Durata: 49-61 minuti/episodio
Personaggi principali: Dylan Minnette: Clay Jensen; Katherine Langford: Hannah Baker; Christian Navarro: Tony Padilla; Alisha Boe: Jessica Davis; Brandon Flynn: Justin Foley; Justin Prentice: Bryce Walker; Miles Heizer: Alex Standall; Ross Butler: Zach Dempsey; Devin Druid: Tyler Down; Amy Hargreaves: Lainie Jensen; Derek Luke: Trey Porter; Kate Walsh: Olivia Baker.
Trama: Una ragazza liceale, Hannah Baker, si suicida. Qualche giorno dopo un suo compagno di classe, Clay Jensen, trova un pacco sulle scale di casa; all’interno del pacco sono contenute sette cassette registrate da Hannah in cui la ragazza spiega i tredici motivi che l’hanno spinta a uccidersi. Per scoprire il suo ruolo all’interno della storia di Hannah, Clay comincia ad ascoltare le cassette. Così facendo, però, rischia di rivelare un segreto inquietante che Hannah e alcuni dei suoi compagni nascondono.
https://www.youtube.com/watch?v=kHUe5oBvfHI&t=1s
Ho terminato di vedere tutti gli episodi la settimana scorsa e ancora adesso sono provata dalla visione… poche serie tv mi hanno toccata così in profondità come ha fatto “Tredici”, perchè il tema di cui parla – bullismo e suicidio – è sfortunatamente attuale, vero ed è anche crudo. E’ qualcosa di cui si dovrebbe parlare, non girare la testa dall’altra parte, come se fosse all’ordine del giorno o che nessuno possa (o voglia) sconfiggere. Bisogna parlarne e cercare aiuto: nessuno si merita di essere denigrato e gettato in un angolo, nessuno è davvero solo.
Questa serie tv è potente, non è romanzata e ti strazia. Deve essere vista perchè vi aiuterà ad aprire gli occhi.
Non mi limiterò a recensirvi la serie tv dicendo le solite cose banali del tipo “cast azzeccatissimo”, “belle musiche”, ecc. ma vi elencherò i motivi per cui “Thirteen Reasons Why” – secondo il mio modesto parere – deve essere seguita.
Pronte? Cominciamo 🙂
1) CAST SCELTO
Tutto il cast della serie è stato accuratamente scelto. Vi sono volti nuovi, ma anche qualcuno noto come Dylan Minette, il protagonista Clay Jensen, visto in molti telefilm come “Scandal” o “Agents of S.H.I.E.L.D”. La recitazione di ogni singolo attore è stata di impatto e nessuno ha mai ingigantito la mimica facciale o i movimenti. Quando vedi Clay, Hannah, Justin, Jessica o Alex – per citarne alcuni – ti ritrovi di fronte semplicemente a dei ragazzi del liceo con i loro dubbi, le loro paure, le loro colpe… sono i liceali con cui potresti avere a che fare al giorno d’oggi.
2) COLONNA SONORA
Al contrario di molte serie tv moderne che inseriscono canzoni di punta del periodo, in “Tredici” le musiche sono “datate”. Danno alle scene quel qualcosa in più di forte e malinconico. Come Hannah ha deciso di registrare delle semplici cassette che erano in voga negli anni ’90, così chi ha creato la serie – nonostante sia ambientata proprio nel 2017 – ha scelto pezzi degli anni passati.
Inoltre Selena Gomez, che appare tra i produttori insieme alla madre, ha scritto ed interpretato 2 canzoni che – è proprio il caso di dirlo – ti trafiggono il cuore.
Qui di seguito vi elenco tutta la playlist della serie tv:
Only You – Selena Gomez
Kill Em with Kindness – Selena Gomez
Bored – Billie Eilish
Love Will Tear Us Apart – Joy Division
Into the Black – Chromatics
The Night We Met – Lord Huron
A 1000 Times – Hamilton Leithauser + Rostam
The Killing Moon – Roman Remains
High – Sir Sly
Cool Blue – The Japanese House
Fascination Street – The Cure
The Walls Came Down – The Call
The Stand – The Alarm.
3) TEMA TRATTATO
Bullismo e suicidio. Due tematiche forti, ma sfortunatamente attuali, che sono state raccontate con estrema sincerità ed emotività, mai con leggerezza, ma in maniera molto intelligente. Guardando episodio x episodio capisci Hannah, comprendi i suoi sentimenti e ciò che la porterà alla depressione e al suicidio. Anche se non puoi approvare, ovviamente, la sua scelta.
4) LA PRODUZIONE
Dietro a questo telefilm troviamo Steve Golin, famoso per aver prodotto il film premio Oscar “Il caso Spotlight” e il film “Revenant – Redivivo” che ha dato a DiCaprio l’Oscar come miglior attore protagonista, quindi il suo è un grande nome!
Inoltre tra i produttori, come anticipato prima, vi è Selena Gomez, famosa sia per i live-action della Disney che per la sua carriera di cantante. Inizialmente avrebbe dovuto interpretare lei Hannah, ma ha preferito mettere tutta se stessa nella produzione e direi che ha avuto un ottimo risultato.
5) PERSONAGGI
Non troviamo solamente il bello e la bella della scuola, i personaggi presenti fanno parte di tutte quelle “categorie” (passatemi il termine) in cui i giovani oggi vengono suddivisi, o etichettati: il ragazzo nerd che ama la fotografia, la ragazza ricca che nasconde le sue fragilità nell’alcool, il ragazzo che fa parte della squadra di basket che cerca di sembrare un duro ma che in realtà ha un cuore grande, la ragazza omosessuale che vuole nascondere il suo orientamento sessuale, ecc.
Molti ragazzi, molte sfaccettature, ma tutti con qualcosa in comune: la paura di essere diversi e le cattive azioni dietro le quali si nascondono.
6) DIALOGHI
Ciao sono Hannah, Hannah Baker. Esatto, non smanettate su… qualsiasi cosa stiate usando. Sono io, in diretta e stereo. Nessuna replica, nessun bis e questa volta assolutamente nessuna richiesta. Mangia qualcosa e mettiti comodo, perché sto per raccontarti la storia della mia vita. Anzi, più esattamente il motivo per cui è finita. E se tu hai queste cassette è perché sei uno dei motivi.
I dialoghi sono diretti e semplici. La voce narrante è quella di Hannah che, attraverso le 13 cassette da lei registrate, ci porta nel passato e nel presente in cui Clay vive. Un presente relativamente vicino al passato della ragazza, dato che sono passate alcune settimane dalla sua morte.
7) TECNICA NARRATIVA
Il cambio tra presente e passato, con numerosi flashback, ha reso la narrazione più veloce ed intensa. Quando una porta si chiude nel presente, viene aperta nel passato. Spesso i salti temporali portano confusione, ma questo in “Thirteen Reasons Why” non accade. Inoltre il nostro protagonista Clay, ascoltando le cassette, sente Hannah e la vede, la immagina e vorrebbe poterla toccare, ma l’unica cosa che può fare è ripercorrere i suoi ultimi giorni. E fa dannatamente male.
8) PSICOLOGIA
Lo stesso giorno di uscita della serie su Netflix, è stato distribuito il documentario “Tredici: oltre i perché”, in cui i produttori, il cast e degli psicologi discutono dei temi trattati nella serie, come il bullismo e la violenza sessuale.
9) EMPATIA
Tra i suoi significati “empatia” ha “sentire dentro”, e “Tredici” ti fa letteralmente sentire dentro, in profondità, proprio nelle viscere, lo stato d’animo di Hannah e dei protagonisti. Questa serie tv ti colpisce a fondo, ti segna indelebilmente e credo che tu dopo averla vista non potrai dimenticarla.
10) UNA SERIE TV PER GIOVANI… E PER ADULTI
Nonostante il target sia destinato ad un pubblico giovane, questo telefilm può essere visto, ed amato, anche dagli adulti, sopratutto se si è interessati a queste tematiche delicate. Questa serie non è il solito teendrama a cui siamo abituati, con amori non ricambiati, ma è la storia di chi ha voluto dire “basta” alla propria vita… e non solo perchè non avesse nessuno che l’amasse. Cosa per cui si sbagliava di grosso.
11) FINALE APERTO
L’ultimo episodio è stato straziante, ma ci ha anche lasciato con la “speranza” che ci possa essere una seconda stagione. Tutti i nodi sono venuti al pettine, come si suol dire, ma chi ha sbagliato e ha spinto Hannah al suicidio deve pagare: sarà davvero così?
12) LA PETIZIONE
E’ notizia recente, di inizio settimana, che è stata creata una petizione su Change.org per obbligare la visione nelle scuole di “Tredici”, per sensibilizzare così i giovani attraverso questa serie tv. Se volete firmare la petizione basta CLICCARE QUI!
Ho letto però sul web che alcuni non sono favorevoli a questa petizione, perchè qualcosa di imposto a scuola diventa una cosa brutta e “Tredici” merita di essere visto, senza imposizione alcuna.
13) IL ROMANZO
Come spesso capita, molti film o serie tv vengono tratti da romanzi. “Tredici” è stato un best-seller edito da Mondadori quasi 10 anni fa, creato da Jay Asher – scrittore statunitense che nel 2007 entrò nella lista degli scrittori di romanzi per adolescenti del New York Times.
Se volete acquistare il romanzo potete farlo cliccando qui.
Concludo dicendo che “Thirteen Reasons Why” è una delle migliori serie tv che io abbia visto nell’ultimo periodo. E’ forte, vera, disarmante, assolutamente da vedere.
Non posso aggiungere altro, perchè potrei sciogliermi in lacrime… se ci penso, mi viene ancora il magone!
E voi l’avete vista questa straordinaria serie tv?
Attendo le vostre opinioni in merito e ci rileggiamo la prossima settimana!
Gina.