Ho sempre voluto te di Marta Savarino – Recensione

book by:
Marta Savarino
Price:
€ 9,99

Reviewed by:
Rating:
4
On Febbraio 13, 2017
Last modified:Luglio 26, 2017

Summary:

La storia di una donna adulta, troppo delusa dall'amore, che ncontra il suo vecchio migliore amico dopo quattordici anni e, grazie all'aiuto di una giovane donnina, riconquista la fiducia in sé, amando perdutamente l'uomo dei suoi sogni.

Buongiorno ragazze, sono Luisa e da questa settimana comincerò a scrivervi di lunedì. Cosa mi raccontate?

So benissimo che questo è il giorno più brutto della settimana e so anche che riprendersi dai nostri week-end super librosi è difficile, ma questa mattina voglio portare un bel sorriso sui vostri volti assonnati e annoiati. Sono sicura che solo un bel libro può riuscirci. D’altronde questa è la settimana di S. Valentino quindi, curiose di sapere quale sarà il tema del romanzo di cui parleremo? Il libro protagonista di questo articolo è… Ho sempre voluto te” di Marta Savarino. Il titolo vi dice qualcosa? Solo leggendo potrete scoprire quali sono i nostri nuovi protagonisti!!!

Titolo del libro: Ho sempre voluto te

Autore: Marta Savarino

Editore: Amazon Publishing (14 febbraio 2017)

Genere: Contemporary Romance

TRAMA: Esiste una donna che non si è mai innamorata del suo migliore amico?

Anna è oggi una giornalista molto attraente, in apparenza sicura di sé ma, nel suo intimo, fragile e imbranata, ed è la prova vivente che un uomo e una donna non possono essere amici. Neanche in un romanzo. Specialmente se il migliore amico in questione è un danese, alto uno e novanta, biondo e con il fisico da nuotatore.

Aksel e Anna sono cresciuti insieme e la timida ragazza, da sempre innamorata dell’amico, a diciott’anni si dichiara. Ma Aksel le rivela una verità scomoda e inaspettata. È gay.

I due si separano: il giovane va in Danimarca e la ragazza rimane a Torino. Passano quattordici anni e un giorno la sorte li fa incontrare di nuovo. Anna si è trasformata da brutto anatroccolo in cigno e anche Aksel è un giornalista, di successo e dal fascino ancora più marcato rispetto all’adolescenza. Ma nasconde un segreto, una realtà difficile da condividere anche con la sua migliore amica della giovinezza.

E quando l’amore non trova strade facili, quale miglior aiuto può arrivare se non la solidarietà femminile?

Elisabetta e la giovane Victoria, appartenenti a due generazioni diverse, trameranno insieme perché l’amore trionfi. E dopo svariati ostacoli, bugie e segreti, la romantica Copenaghen innevata farà da sfondo a un finale a sorpresa. Perché, come dice Anna, “l’importante, dopotutto, è il finale”.

 

“Il mio ultimo ricordo di lui risale a quattordici anni fa in una sala d’attesa di un aeroporto mentre aspettavamo l’aereo che l’avrebbe portato via da me, da Torino e dalla nostra amicizia.”

Recensione

Avete mai sentito parlare di Marta Savarino? Sono certa che molte di voi hanno già letto qualche suo lavoro, ma sono altrettanto sicura che qualcuna di voi desidera conoscere qualcosa in più di questa scrittrice torinese, mamma e moglie, ma soprattutto aspirante autrice già molto giovane. Una donna che mi ha incuriosita subito dal suo modo di scrivere, che mi ha stupita nei particolari e che, secondo me, si è resa protagonista dei suoi romanzi. Ho scoperto, curiosando ovunque pur di scoprire qualche particolare in più sulla vita della Savarino, che uno dei suoi romanzi preferiti è “Il Cavaliere d’inverno” e allora mi sono chiesta perché non avvicinarmi ancor di più ai suoi libri con delle cover sempre molto accattivanti?

Ragazze belle, ora vi starete chiedendo:…ma tutto questo cosa c’entra con il libro? Beh era solo per creare un po’ di suspense e non rivelarvi subito tutte le mie opinioni!

Voglio subito parlarvi di una cosa che proprio non mi è piaciuta. L’inizio di questo romanzo è stato per me poco convincente, perché l’autrice ci ha raccontato di troppi particolari in maniera poco diretta, con alcuni preamboli forse anche poco utili e congetture che non mi hanno fatto adorare da subito il romanzo. La Savarino, non è andata subito al sodo, ma purtroppo ci ha svelato troppo presto elementi stuzzicanti della vita amorosa e adolescenziale della nostra protagonista. Insomma tutto questo ha posto subito in allarme la mia mente, infatti mi sono chiesta più di una volta: “ma perché mi sta raccontando tutto questo?” 

“Nove anni dopo, disperata e infelice perché ho deciso di rivelare al mio migliore amico di essere perdutamente innamorata di lui. Devo essere impazzita. L’esame di maturità deve avermi fatto male. Non trovo altra spiegazione.”

Nelle prime pagine del libro scopriamo che la nostra protagonista, Anna, ha avuto una vita poco facile. Subito dopo l’esame di maturità decide di dichiarare tutto il suo amore al suo migliore amico, scoprendo così, dopo ben nove anni, la sua omosessualità. La notizia sconvolge la vita di questa giovane donna che però è pronta ad accettare questo dolore e ad amare perdutamente, in segreto, il suo migliore amico, il quale decide di allontanarsi “per sempre” da Torino.

Ma, care ragazze, i particolari delle prime trenta pagine del romanzo non sono finiti qui!!! Scopriamo anche che Anna, iscritta al primo di università, viene corteggiata da un suo professore, il solito uomo affascinante, donnaiolo e con un portamento da fare invidia. La vita di Anna comincia a prendere una piega diversa, lo sposa e dopo aver desiderato di metter su una famiglia con questo uomo, che crede di amare perdutamente, tutto comincia a crollare nuovamente. Troviamo finalmente la nostra protagonista dopo quattordici anni, ormai adulta, ferma in auto, in lacrime che osserva in lontananza la tappezzeria di un appartamento nel centro di Torino… tutto questo vi sembra troppo per un inizio? Forse si o forse no!!!

“Ma l’avermi sposata, non era una cosa sufficientemente seria per lui? Dannato stronzo. Ingrano la prima e distolgo lo sguardo dall’appartamento che è stato casa mia per tanti anni e lascio scorrere le lacrime che sapevo avrei versato.”

Dopo una triste mattinata trascorsa nel traffico di Torino, in ufficio c’è una sorpresa per Anna. Niente di più inaspettato, il suo migliore amico, Aksel, con in suoi capelli biondi, sempre attraente, ammaliante e irresistibile con l’aspetto di un vero e proprio danese. Ma dietro l’atteggiamento da uomo sicuro e colto si nasconde qualcosa: un segreto imperdonabile che ogni giorno logora il cuore di quest’uomo, che nel profondo della sua anima sa di aver sbagliato e deluso una persona per lui davvero importante.

Ecco spiegato il perché di tanta fretta nel raccontare tutta la vita della nostra protagonista. Dopo quattordici anni, tutto sta per cambiare, niente sarà più come prima e il suo cuore comincerà a scalpitare non solo per amore, ma anche di dolore, di passione e di felicità.

Aksel, come vi ho già anticipato, è un uomo da un fascino estremamente intrigante, torna a Torino e finalmente rivede la sua migliore amica. La osserva con occhi nuovi e capisce che la vecchia Anna, la donna insicura, sempre pronta a nascondersi dietro le sue insicurezze, troppo goffa per non essere notata, ha lasciato il posto ad una DONNA, bella, dagli occhi color cielo, con un corpo da far invidia a molte ragazze e con gli occhiali, per i quali in passato soffriva immensamente, che all’età di trent’anni le donano un’aria di sicurezza e caparbietà; in fondo però, sempre dolce e vogliosa di amare sul serio. Chi di noi si rivede nella dolce Anna?

Non sarà facile riavvicinare due cuori, ma con l’aiuto di una piccola-grande donnina qualcosa potrà cambiare…

“Chissà se papà mi parlerà mai di lei. Magari mi sono sbagliata e la ragazza che ho visto non è l’Anna delle foto ma una che le assomiglia. La verità è che voglio sapere cos’è successo:dopotutto ho quattordici anni, sono una donna e sono curiosa!”

Sembra davvero tutto molto semplice, ma la Savarino ha fatto di  un contemporary romance  dai toni soft un romanzo che sa donare al  momento adeguato anche la giusta dose di sensualità. Una lettura sicuramente adatta a chi  ha voglia di storie che danno serenità, a chi cerca un libro senza troppi colpi di scena ma non per questo noioso, a chi crede che non sempre il male venga per nuocere. La scrittrice, riesce a trattare di tematiche importanti ma con estrema leggerezza, riusciamo a capire dalle sue parole quanto sia importante per una donna avere un bambino e per un uomo avere una moglie, ma anche e soprattutto quanto sia basilare per una bambina avere una mamma. Insomma capiamo indubbiamente quanto sia essenziale ricevere e donare amore.

Il romanzo è narrato in prima persona da tre personaggi, Anna, Aksel e la piccola Victoria (elemento che ho apprezzato davvero tanto), della quale non vi ho parlato perché credo sia necessario non svelarvi tutto di questo libro, ma soprattutto perché è il suo punto di vista che ci fa ammirare con occhi diversi la storia di vita e d’amore di Aksel e Anna.

In fin dei conti carissime lettrici, “Ho sempre voluto te” è un romanzo da assaporare fino all’ultima pagina per rendere giustizia ad un lavoro così minuzioso. Sono davvero curiosa di scoprire le vostre opinioni. Nel giorno degli innamorati scappate in una libreria e fatevi un bel regalo. Perché ricordate per donare amore al mondo bisogna prima amare se stessi…

“Una sensazione che mi lascia senza fiato. Avvicino il volto al suo, ho paura che mi respinga ma, se non la bacio ora, temo di perderla ancora. Questa volta per sempre.”

Un abbraccio,

Trovi il libro QUI

Luisa N.

La storia di una donna adulta, troppo delusa dall'amore, che ncontra il suo vecchio migliore amico dopo quattordici anni e, grazie all'aiuto di una giovane donnina, riconquista la fiducia in sé, amando perdutamente l'uomo dei suoi sogni.

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