Recensione “LOVE. Un incredibile incontro” di L.A Casey

Salve care lettrici,
eccoci di nuovo qui ad una settimana di distanza per continuare il discorso da dove lo avevo sospeso. Per chi se lo fosse perso, vi invito a leggere la recensione di Love. Un nuovo destino dello scorso sabato, in quanto sarà fondamentale per comprendere a pieno il giudizio che mi sono fatta della serie, dei singoli romanzi e dell’autrice in generale, e come ben sapete, non sono giudizi semplici da verbalizzare, perchè in questa serie c’è un esasperante connubio di pro e contro che non ti permettono di prendere una posizione netta e decisa, e che ti lascia in bilico tra quello che potrebbe essere un TERRIBILE o un FANTASTICO.

Titolo: LOVE. Un incredibile incontro
Autore: L.A. Casey
Serie:  #3 LOVE
Editore: Newton Compton
Data:  9 Giugno 2016
Genere: contemporary romance/New Adult
Prezzo: eBook 4,99€

TRAMA: Keela Daley è la pecora nera della famiglia. È sempre venuta dopo sua cugina, Micah. Anche sua madre aveva occhi solo per la splendida Micah, mentre Keela passava inosservata. Ora sono cresciute, Micah sta per sposarsi e ancora una volta i riflettori sono tutti puntati su di lei. Alec Slater è scapolo, nessuna donna resta nel suo letto per più di una notte. Fa quello che vuole e non deve rispondere a nessuno. Almeno finché non incontra un’irlandese dai capelli rossi come il fuoco. Che lo mette a dura prova. Keela odia ammetterlo, ma ha bisogno di un favore da quell’uomo arrogante. Ha bisogno che lui la accompagni al matrimonio di Micah e finga di essere il suo fidanzato. Alec accetta di aiutarla, ma ad alcune condizioni…

RECENSIONE
Per capirci meglio, noi degne lettrici di romance dopo aver divorato dozzine – se non centinaia, nel mio caso – di romanzi dei generi YA o NA credo che abbiamo appreso perfettamente quanto sottile sia la linea che traccia severamente i confini tra odio e amore, tanto è vero che le nostre storie d’amore preferite spesso sono quelle che nascono da un odio irreparabile, e in questo caso, metaforicamente parlando, anche la linea tra BELLO e BRUTTO è moooolto sottile, se prendiamo in esame i romanzi della Casey. Questi romanzi non sono indirizzati ad un target molto vasto, bensì un po’ più mirato e ristretto. Vi piacciono le risse? Vi piacciono le ragazze sboccate? Vi piacciono le parolacce e le volgarità a sfondo sessuale? Vi piacciono i ragazzoni belli, dannati e tatuati che trascorrono metà del loro tempo a picchiare e ricattare? Vi piacciono questi amori che nascono da diffidenze e antipatie iniziali? Se le risposte a queste domande sono affermative, allora sì, questo romanzo fa per voi. In caso contrario… statene alla larga!

Un incredibile incontro è il secondo volume della serie LOVE di E.L Casey, giovane autrice ventiquattrenne che ha esordito nel mondo editoriale con Un nuovo destino, primo volume della serie, scatenando sin da subito pareri in forte contrasto tra di loro: c’è chi adora i suoi romanzi, e chi invece li detesta. Da che parte mi schiero io? Non ci crederete, ma ancora non lo so. Pensavo che questa seconda lettura targata Casey potesse aiutarmi a comprendere meglio lo stile e il modus operandi dell’autrice, e invece adesso sono ancora più frastornata e confusa di prima.
Accennando brevemente alla trama, come ben sappiamo i due protagonisti sono Keela Daley e Malec Slater, fratello di Dominic Slater, protagonista maschile del romanzo precedente. Ci troviamo in casa Slater dopo ben tre anni da quando Bronagh e Nico hanno deposto l’ascia da guerra per viversi a pieno il loro sudato amore, tre anni in cui pare che i due ragazzi abbiano continuato la loro storia d’amore senza mai smettere di litigare come cane e gatto, però.
Keela è un personaggio che prende le distanze da Bronagh senza però allontanarsene chilometricamente: Keela è molto più spigliata, ha una migliore amica che ama alla follia che è la pazza e sfrontata Aideen, ma allo stesso tempo conserva quella timidezza e quell’insicurezza tipiche di Bronagh, aspetti caratteriali che stonano molto con la loro caparbietà e il loro linguaggio mooolto colorito.
In quanto a Malec, sicuramente è molto più simpatico, piacevole e a modo suo dolce di Dominic, che come ben sappiamo aveva un modo di conquistare le donne pari al renderle la vita impossibile ogni giorno (citofonare casa Murphy per eventuali conferme). Allora, vi ho già detto la scorsa volta che a mio personalissimo avviso l’approfondimento psicologico che attua la Casey è molto limitato e poco profondo. Forse vuole farci conoscere i suoi personaggi con fatti lampanti, piuttosto che con parole o pensieri più sottili, fatto sta che nei suo romanzi ti sembra sempre di avere a che fare con dei potenziali sconosciuti, non sai mai cosa aspettarti dai protagonisti perchè i loro pensieri non sono espressi in maniera chiara e diretta. Infatti, non posso non ammettere che da Malec mi aspettavo qualcosa in più: ha un passato da escort ed è bisessuale, eppure la sua bisessualità viene poco approfondita. Insomma, sarei voluta entrare nella testa di Malec, ma niente, ed è un peccato perchè un protagonista bisessuale credo che sia molto difficile da trovare nel nostro genere, quindi sarebbe stato interessante cercare di carpire qualcosa in più del nostro fratello Slater. Come si conoscono i due? Anche in questo caso, odio a prima vista: in piena notte Keela, la nostra bella rossa irlandese, riceve una chiamata da uno strano sconosciuto che le dice di raggiungere la sua migliore amica, reduce da una rissa. Eccoci qua, nemmeno inizia la storia che parolacce e risse vanno a braccetto già dalla prima pagina. Ora, cara Casey, lo sappiamo che voi irlandesi avete un carattere molto furente ed irascibile, è il vostro marchio di fabbrica, ma davvero in quel di Dublino ci sono risse tutti i giorni per motivi inesistenti e tra persone normali? Non stiamo parlando di quel tipo di persone che se le vanno a cercare perchè trovano nella violenza del divertimento, stiamo parlando di normali ragazzi che appena si spostano da casa incorrono in risse insulse, senza cause scatenanti, e non stiamo parlando solo degli uomini (e sappiamo che nei NA la rissa è un passaggio fondamentale quando il protagonista maschile è una testa calda), ma anche di ragazze timide ed insicure come Bronagh, Keela e le loro amiche, che tecnicamente sono ragazze a posto, con la testa sulle spalle e che non amano certi ambienti. Eppure anche loro le suonano di santa ragione così, come se fosse una cosa normalissima.
Vogliamo parlare delle parolacce? Non sono una moralista, tanto meno una puritana, non sono una bacchettona, ma cavolo, si può leggere nella scena del PRIMO INCONTRO tra due emeriti sconosciuti una conversazione di questo tipo?

«Continua a ridere, bello, e ti spacco la faccia!», lo avvertii. Alec fece un passo avanti con un gran sorriso. «In questo momento mi sento molto attratto da te. Che ne dici di tornare a casa con me, visto che sei già pronta per andare a letto?». Io e Aideen rimanemmo senza parole per lo shock. Lei si voltò e gli diede una spinta sul petto ma non riuscì a buttarlo a terra. «Finiscila! Vi ringrazio per avermi aiutata, ma non voglio che tratti la mia amica come una delle tue vecchie clienti, Alec. Lei è una brava ragazza!». Clienti? Che diavolo significava? Alec le sorrise prima di spostare lo sguardo su di me.
«Oh, scommetto che da qualche parte dentro di lei c’è una cattiva ragazza. Mi basterà usare le dita, la bocca e l’uccello per portarla alla luce e giocare con lei».

………………………. No, no, no, no e no! Casey, perchè diamine prendi questi scivoloni? Sei brava, hai dato vita a cinque fratelli che potrebbero essere i potenziali concorrenti degli insuperabili e adorabili Fratelli Maddox (serie dei Disastri di Jamie McGuire, bellissima!), sai scrivere – se non sporcassi di volgarità la tua prosa potrebbe risultare ancora più bella e interessante – , hai ingegno, crei dei colpi di scena nelle fasi finali da mozzare il fiato, ma perchè ti ostini ad inserire termini così volgari tra ogni due parole? Non c’è una battuta senza parolacce. E le parolacce come intercalare vanno bene, sul serio, non mi disturbano, però a tutto c’è un limite. E poi le tue non sono parolacce, sono parole volgari e oscene! Ed è un peccato, perchè a detta di tutti il tuo linguaggio sporco e volgare è il tuo marchio di fabbrica, e da autrice e da lettrice, penso che non sia una bella cosa se si viene identificati per l’uso di un linguaggio scurrile. Forse è un suo gusto personale, e va bene così, e forse non so, a molte lettrici piacerà pure, ma io non dico di sopprimere del tutto questo suo aspetto peculiare, ma quanto meno di lenirlo e dosarlo. Perchè se dà fastidio ad una come me, che non si scandalizza di certo per le parolacce, significa che ce ne sono davvero troppe. E stiamo parlando non di un cazzo o un vaffanculo o un merda, stiamo parlando di ben altro, parolacce davvero brutte brutte.
Ad ogni modo, la storia prosegue prendendo una piega già conosciuta a molti romanzi, ovvero: il finto fidanzamento. Keela, prima di incontrare Malec, è stata profondamente ferita da Jason, un ragazzo attraente e affascinante che l’ha usata fino a rubarle la sua verginità solo per attirare l’attenzione e per vendicarsi di un’altra ragazza che già abbiamo conosciuto in passato: l’odiosa e violenta (ma va?) Micah, la sua ex ragazza, nonchè cugina di Keela, con cui è da sempre in competizione. Come se non bastasse, dopo poco tempo dalla rottura, proprio adesso che Keela sta riuscendo a risalire la superficie del dolore in cui era annegata dopo aver scoperto il misfatto, riceve un invito per un matrimonio: il loro. Keela non ci pensa proprio a prendere parte al matrimonio senza un accompagnatore, e così, visto il passato da escort di Malec, decide di farsi accompagnare da lui e di far credere a tutti di stare insieme felicemente. E sarà da questo momento che finzione e realtà si fonderanno in un’unica entità, confondendo i sentimenti dei protagonisti, finchè l’amore vero non abbatterà quell’invalicabile muraglia di gioco, finzione e fantasia, tanto che i due si ritroveranno presto innamorati persi, finchè non ci sarà una svolta incredibile verso la fase finale del romanzo.

In conclusione, il mio voto resta fermo al 7/10, di  più non riesco a dare, purtroppo.
Sarebbe interessante, care lettrici, confrontarci insieme su questo aspetto: il dirty talking, meglio sfrontato ed esuberante, o meglio calibrato e soft? A voi i commenti!

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2 comments

  1. Avevo acquistato il primo volume, perchè mi ispirava sia la copertina che la trama, ma l’ho regalato ad una mia amica che ha amato “After”… io non l’ho neanche iniziato a leggere perchè la tua recensione di sabato scorso mi ha fatto decidere di dare il tempo ad altri romanzi che sicuramente meritano di più. Ho letto solo stralci qui e la del primo volume e giuro – GIURO – che aprendo pagine a caso e leggendo frasi a caso ho beccato immediatamente frasi oscene e parole spinte che io non sopporto! Come te non sono una puritana, ma a tutto c’è un limite e la Casey secondo me l’ha superato.
    Quindi concordo con ogni tua parola e MAI leggerò questa serie 😀

  2. Gina, avresti dovuto leggerlo, sarebbe stata un’esperienza esilarante poter commentare insieme le diverse vicissitudini! Un abbraccio <3

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