Recensione “Le sorelle” di Claire Douglas

Ciao a tutti, sono Ilaria ed oggi vi parlo di un libro che ha un po’ deluso le mie aspettative. Iniziato a leggere il giorno stesso della sua uscita, “Le sorelle” di Claire Douglas si è rivelato un romanzo ridondante per tutta la sua prima metà, cosa che mi è dispiaciuta perché la trama mi aveva intrigato parecchio.

Titolo: Le sorelle
Autore: Claire Douglas
Prezzo Cartaceo: €16,90
Prezzo Ebook: €9,90
Editore: Nord
Genere: Giallo

Trama: La vede ovunque: al tavolino di un bar, alla fermata dell’autobus, al supermercato. Ogni volta, per un istante Abi dimentica l’incidente, dimentica che sua sorella Lucy è morta, dimentica il dolore che la consuma da oltre un anno. E, ogni volta, Abi rimane inevitabilmente delusa. Ha tagliato i ponti con la famiglia, si è isolata dagli amici e si è trasferita in un’altra città, nella speranza di cominciare una nuova vita, però è stato inutile: nessuno dovrebbe mai sopravvivere alla propria gemella. Eppure, quando incontra Bea, Abi ha l’impressione che il destino le stia finalmente dando una seconda occasione. Perché quella ragazza non solo è fisicamente identica a Lucy, ma le assomiglia pure nel modo di parlare e di vestirsi. Inoltre anche lei ha un gemello, Ben, perciò più di chiunque altro comprende il vuoto che sente Abi. E si propone di colmarlo, accogliendola nella grande casa che divide col fratello. Se con Bea è stata un’affinità istantanea, con Ben è amore a prima vista. Tuttavia, più tempo passa insieme con loro, più Abi si convince che ci sia qualcosa che non vada. All’inizio era solo una sensazione, ma poi sono arrivate le fotografie strappate e gli oggetti spariti dalla sua camera. Sono opera di Bea, gelosa per la relazione del fratello? Abi quasi spera che sia così. Altrimenti vorrebbe dire che qualcuno ha scoperto il suo segreto…

Recensione: i protagonisti di questo romanzo sono tre giovani: Abi, Bea e Ben. Prima di parlare di loro vorrei soffermarmi sulla scelta dei nomi che, a mio avviso, non è casuale, ma anzi è perfettamente in linea con l’impressione di ridondanza di cui ho accennato in apertura. Tutti e tre i nomi sono formati da tre lettere ed una di queste è sempre la B, cosa che mentre si legge crea un certo suono mentale che contribuisce ad accrescere l’effetto ripetitivo del romanzo. Sì perché l’elemento disturbante di tutta la prima metà di “Le sorelle” è proprio la ripetizione di singole espressioni e descrizioni fisiche che non contribuiscono ad avvalorare la storia.

Come si evince dalle prime pagine del libro, Abi ha perso la sua gemella e non ha ancora superato il lutto e quando vede una ragazza che le assomiglia molto, Bea, nella sua testa decide subito che deve conoscerla e farsela amica. Ma quest’amicizia che si instaura, sembra, a tratti, una relazione morbosa…una relazione morbosa a tre! Sì perché Bea è la sorella gemella di Ben ed i due sono molto uniti tra loro: Abi è al tempo stesso gelosa del rapporto tra i due fratelli, ma anche solamente di Bea quando questa non la considera; a sua volta, anche Bea è gelosa del rapporto tra suo fratello ed Abi, cosa che a me personalmente ha ricordato i fratellastri Kathryn e Sebastian nel film “Cruel Intensions”.

Dopo la presentazione dei protagonisti, il libro gira intorno ad un punto morto, è come se si fermasse e fino alla sua metà non si smuove. Dopo infatti, i capitoli in cui parla in prima persona Abi e quelli in cui il narratore presenta il punto di vista di Bea, si arricchiscono sempre di più di segreti che fanno luce sul passato celato ed intrigato di Abi, ma anche dei gemelli, ed alleggeriscono, nonché velocizzano, la lettura.

Mi sento di consigliare la lettura del libro non tanto per lo stile quanto invece le dinamiche psicologiche che gli eventi traumatici possono innestare nelle persone.

ILaria

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2 comments

  1. Eccomi qui! Ti scopro adesso grazie al tuo messaggio su Instagram e noto con piacere che abbiamo trovato le stesse lacune in questo libro, che, purtroppo, ha disatteso le aspettative. Felice di averti scovata in questo vasto mondo!
    A presto, Laura

  2. Ciao Laura, grazie per esser passata! Son felice di non esser la sola ad esser rimasta allibita dalla bassezza del libro. A presto! 🙂

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