Recensione “Asiatici ricchi da pazzi” di Kevin Kwan

Salve care amiche lettrici,
sono di nuovo io, Alessia! Come ogni sabato oggi ci ritroviamo qui con un nuovo romanzo tra le mani, e con enorme piacere vi parlerò di questa mia nuova lettura che ho praticamente divorato. Si tratta di Asiatici ricchi da pazzi di Kevin Kwan, autore di origini asiatiche del romanzo contemporaneo pubblicato lo scorso 28 Giugno 2016 dalla casa editrice Mondadori.

Titolo: Asiatici ricchi da pazzi
Autore: Kevin Kwan
Serie: Crazy Rich Asians vol. 1
Editore: Mondadori
Data:  28 Giugno 2016
Genere: contemporary romance
Prezzo: 19, 50€
Trama: Quando la newyorkese Rachel Chu accetta di conoscere la famiglia del fidanzato Nicholas Young, con la scusa di accompagnarlo a un matrimonio a Singapore, certo non si immagina che Nick è lo scapolo d’oro del mondo asiatico, che la sua casa di famiglia sembra un castello uscito dalle favole e che probabilmente nel corso della sua vita lui ha preso più jet privati che taxi. Non ha idea che sta per partecipare al matrimonio dell’anno, a un evento senza precedenti, con il Cirque du Soleil e i Piccoli cantori di Vienna ad aprire le danze, abiti disegnati ad hoc da Valentino e una silenziosa gara a chi è il più ricco fatta a suon di regali di nozze che nessuno in Occidente potrebbe mai permettersi. E sicuramente non può arrivare a pensare che la madre del fidanzato le ha messo un detective privato alle calcagna perché sicuramente lei non è all’altezza del figlio, l’uomo più ricco di tutta l’Asia. Un po’Dallas, un po’ Orgoglio e pregiudizio, Asiatici ricchi da pazzi è una commedia sfavillante, un viaggio nel jet set dei veri ricchi. Un racconto esilarante su cosa significhi essere asiatici, giovani, innamorati e pieni di soldi ben oltre l’immaginabile.

Recensione: allora, eccomi qui, pronta ad esternare ciò che penso di questa lettura che si presenta essere esilarante e frizzante, ma allo stesso tempo corposa e sostanziosa. Dal primo momento in cui si ha questo romanzo tra le mani non può non essere che inevitabile la sensazione di approccio ad un commedia che da subito il lettore avverte. Già a partire dal prologo ci viene offerta su un vassoio d’argento una visione particolare che l’Occidente ha dell’Oriente. Infatti la lettura si apre con un prologo che, con un veloce flashback, ci presenta la famiglia di Nick Young, partito acclamato da parte dell’alta società asiatica. Ci troviamo a Londra nel 1986, quando un’allegra famigliola asiatica arriva in un rinomato hotel londinese con la prenotazione di una suite Lancaster, quella che davvero poche persone possono permettersi. Il direttore d’albergo non crede che quella famigliola asiatica possa permettersi la permanenza nel loro hotel, men che meno nella loro suite migliore, e così, decide di cacciarli via. Parlare di razzismo sarebbe fuorviante e probabilmente esagerato, ma sicuramente è diffidenza quella che l’alta società occidentale ha dell’alta società asiatica. Dietro quegli esserini simpatici e a modo, con una presenza non scenica e plateale come un classico milionario europeo o americano, nessuno può immaginare che una donna dai tratti asiatici e i capelli corvini che veste in maniera semplice, pratica e poco sfarzosa, possa essere in realtà l’acquirente di uno dei più ambiti Grand Hotel londinesi. Perchè è questo ciò che accade: quando la donna racconta al marito di essere stata cacciava fuori dall’hotel, il marito ha una splendida idea vendicativa: acquistare l’albergo. E così, di certo, la donna non si risparmia dal licenziare immediatamente il direttore che poco prima aveva deciso di cacciarla via in piena notte insieme ai bambini e alle altre donne, in una gelida e piovosa notte di Londra. Epico e geniale, già dal primo momento si ha un contatto diretto con l’alta società asiatica, che gode di potere e denaro in maniera quasi surreale, per quanto incredibile possa risultare ad un occidentale.

Chiuso questo simpatico siparietto di cui avevo assolutamente voglia di accennarvi, direi di passare alla trama del romanzo. Da subito si avverte una sorta di fusione tra il carattere romantico della storia d’amore tra Nick e Rachel, e il carattere analitico della descrizione dettagliata, sfarzosa e pomposa che viene fatta all’alta società orientale.

Definire questo romanzo come un rosa sarebbe un grande errore a mio avviso. Ho avuto come la sensazione che la storia d’amore tra i due protagonisti non fosse altro che l’espediente per essere catapultati nel mondo asiatico, per conoscere così quelle che sono le loro abitudini, i loro usi e costumi, le loro tradizioni e il loro modo di vivere. Proprio per questo motivo si è trattata di una lettura totalmente nuova per me, che è riuscita a farmi entrare in contatto con il lontano e l’irraggiungibile mondo asiatico, che da sempre ha suscitato in me grande interesse e insaziabile curiosità. Sapete che per me la presenza del tema dell’amore deve essere assolutamente imprescindibile, e infatti questo romanzo è riuscito ad assorbirmi completamente proprio perchè non ho rinunciato all’amore, ma ho guadagnato anche un romanzo a carattere divulgativo su un mondo che spesso avrei voluto conoscere, e questo intelligente romanzo me ne ha dato l’opportunità.

Nick e Rachel vivono da due anni la loro storia d’amore nella grande Mela, eppure Rachel sa poco della famiglia dell’uomo che ha accanto, e quel poco che sa probabilmente è anche fasullo. Nick cerca di tenerla ben lontana dalla sua realtà, eppure quando gli arriva l’invito per il matrimonio del suo migliore amico, avverte subito il bisogno e la necessità di partire per Singapore insieme a Rachel, mosso dalla voglia implacabile di farle finalmente conoscere il suo mondo, da cui ha sempre cercato di tenerla lontana per tutelare il loro rapporto. Sua cugina Astrid, nonchè personaggio particolare e avvincente, mette da subito in guardia il cugino: se porta Rachel a Singapore deve assolutamente prepararla a ciò che le aspetta. E così, con non poca indecisione e resistenza, Rachel, la nostra bella professoressa di origine cinese, decide di accettare l’invito a trascorrere dieci settimane a Singapore insieme al suo amato Nick, per visitare quei luoghi che tanto le mancano.
Inoltre in lei sente crescere un certo entusiasmo: se nella società asiatica un uomo presenta la propria donna alla famiglia, significa che si è vicini alla concretizzazione di un passo importante, quale un ipotetico matrimonio. L’idea di portare la loro relazione ad uno stadio più serio e importante riesce ad eliminare qualsiasi dubbio, e così Rachel accetta di impulso l’invito. Non sa, però, che quel viaggio, non sarà il primo passo per la coronazione di un probabile imminente matrimonio, ma di una vera e propria allucinante scoperta: il suo fidanzato è tra i partiti più ambiti di Singapore e la sua famiglia è tra le più ricche di tutta l’Asia. Non pochi saranno i pregiudizi e le critiche che verranno mosse alla loro relazione, e le insidie e i dubbi di quel mondo troppo lontano dalla semplice realtà di Rachel metteranno a dura prova la loro relazione. Addirittura la madre di Nick le metterà dietro un detective per scoprire se si tratta della solita arrampicatrice sociale.

Da questo momento in poi perdiamo leggermente di vista la storia d’amore e ci addentriamo sempre di più nella società asiatica, che ci viene presentata minuziosamente attraverso un narratore esterno che ci racconta con punti di vista differenti la realtà di quelle famiglie altolocate.

Come ho accennato prima, questo romanzo sembra essere il copione e la sceneggiature di una di quelle commedie americane in cui tutte le situazioni vengono esasperate, in cui la vena comica e irriverente sfocia molto spesso nel tragicomico. Se si cerca una storia d’amore ambientata in Asia, di certo non è questo di cui parla il romanzo.
Se cercate, invece, una storia ambientata nell’alta società asiatica che abbia anche un po’ di romanticismo al suo interno, allora vi consiglio questa lettura fresca, estiva, con una bella dose di humor che di questi tempi non guasta mai. Certo, dalla trama potrebbe sembrare proprio una bella storia d’amore che deve superare le avversità che sopraggiungono in un’alta società asiatica, ed effettivamente è di questo che si parla, ma con dei toni cosi divulgativi e specifici da porre l’accento sempre e solo sullo sfondo e sul contesto piuttosto che sui singoli personaggi.

Ad ogni modo ho trovato questa lettura spigliata, avvincente e anche intelligente, per cui il mio voto è un 8/10 sebbene avessi aspettative diverse sul trattamento dei temi presenti.
Grazie a tutte!

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Alessia D’Oria

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