“Una casa a Parigi” di S. L. Grey – Recensione

book by:
S. L. Grey
Price:
8,99 €

Reviewed by:
Rating:
3
On Aprile 11, 2018
Last modified:Maggio 12, 2019

Summary:

"Parigi è sempre una buona idea" diceva Audrey Hepburn. Lo pensavano anche Stephanie e Mark, prima che la vacanza che doveva aiutarli a salvare il loro matrimonio si trasformasse in un incubo ad occhi aperti e il male si annidasse nelle loro vite...

Buon pomeriggio a tutte ragazze, buon mercoledì e bentornate sul blog per una nuova recensione!^-^
Siete curiose di sapere di quale libro vi parlerò questa settimana? 🙂
Ho una domanda per voi: vi piacciono i thriller? Se la risposta è sì, il romanzo di cui vi parlerò oggi è perfetto per voi. Il libro si intitola “Una casa a Parigi” ed è di S. L. Grey. Se volete saperne di più di questo romanzo, vi consiglio di continuare a leggere.

Titolo: Una casa a Parigi

Autore: S. L. Grey

Data di Pubblicazione: 3 aprile 2018

Casa Editrice: DeA Planeta Libri

Prezzo Cartaceo: 8,99 €

Prezzo Ebook: 14,45 €

Genere: Giallo/Thriller

Trama: Parigi è sempre una buona idea, specie quando il matrimonio attraversa acque burrascose e il bisogno di dimenticare un trauma recente accende il desiderio di evadere e di voltare pagina. È così che Mark e Stephanie, affidata la figlioletta ai nonni, partono da Cape Town alla volta della capitale francese, decisi a concedersi una settimana romanticamente perfetta tra pittoreschi bistrot e passeggiate mano nella mano. Ma il “delizioso” nido d’amore promesso dal sito di scambi d’appartamento si rivela molto diverso dalle aspettative; e mentre nulla tra Mark e Steph sembra andare per il verso giusto, a Cape Town non c’è traccia della misteriosa famiglia che avrebbe dovuto installarsi nella villetta dei due. Mano a mano che la vacanza perfetta prende i colori dell’incubo, il sospetto che qualcosa di oscuro possa nascondersi dietro l’intera vicenda si fa strada nella mente di Steph e del lettore. E la chiave di tutto, forse, va cercata nel passato di Mark. Perché non c’è oscurità più terribile di quella che ci portiamo dentro.

 Recensione

Parigi, la città dell’amore, sembra il luogo perfetto per ristabilire la pace tra Mark e Stephanie. Il luogo giusto per salvare un matrimonio che, da quando la coppia ha subito un furto in casa, è andato pian piano sgretolandosi, creando quello che sembra essere un divario incolmabile tra i due coniugi.

«Ho sempre sognato di visitare il Musée D’Orsay» sta dicendo Steph.
«Ma non abbiamo abbastanza soldi. Punto».
«Per cosa?» interviene Damon.
«Carla crede che una vacanza all’estero potrebbe giovarci» spiego.
«Perché non fate uno scambio di case?» propone. «Si può organizzare tutto tramite un sito. L’anno scorso io e i miei amici siamo stati in un bellissimo appartamento a Boston e i proprietari sono venuti da noi. Per dormire non abbiamo cacciato un centesimo e accontentandoci siamo riusciti a mangiare con poco».

E allora perché non accettare il suggerimento dell’amica Carla e partire alla volta della romantica capitale europea? Una volta superate le prime reticenze e stabilito un compromesso, Mark e Stephane affidano la piccola Hayden ai nonni materni e partono per Parigi. Una volta giunti a destinazione, però, la casa che per una settimana avrebbe dovuto costituire il loro piccolo nido d’amore, si rivela diversa da quella delle foto pubblicate dai proprietari dell’appartamento sul sito degli scambi a cui si sono rivolti per trovare la dimora. Inizialmente l’appartamento piccolo e sporco non scoraggia la coppia, che nonostante l’imprevisto prova a godersi la vacanza tanto desiderata. L’idillio dura poco, presto la vacanza da sogno tanto desiderata, si trasforma in un incubo per la coppia, che decide di fare i bagagli e di tornare a casa prima del previsto. Il male e l’oscurità che ha caratterizzato la loro breve vacanza nella città dell’amore, non sembrano averli a abbandonati e presto le ombre si insinuano anche nella loro piccola villetta, a Cape Town.

Il romanzo è narrato da due differenti punti di vista: quello di Mark, che racconta la storia al presente, e quello di Stephanie che narra la vicenda al passato.

Vorrei poter dire che mi accorsi subito che in quella casa c’era qualcosa di strano, ma in realtà, quando varcammo la soglia cercando a tentoni l’interruttore della luce (le imposte erano chiuse e nell’appartamento non filtrava luce dall’esterno), provai solo una profonda delusione.

Stephanie rappresenta la vera guida del lettore all’interno del romanzo, è lei che ha una visione più lucida dei fatti e che lentamente disvela il mistero legato all’appartamento e ai suoi precedenti inquilini.
Stephanie è il personaggio che mi è piaciuto di più tra i due. Risoluta, determinata, la donna è la più lucida e la più reattiva della coppia. È lei che mantiene la calma nei momenti più difficili e senza lasciarsi prendere dal panico, prende il controllo della situazione. Un personaggio positivo, il cui unico desiderio è quello di salvare il suo matrimonio e di proteggere la figlia dal male che si è annidato tra le mura della sua casa.
Mi piacerebbe poter dire lo stesso di Mark, ma per tutto il tempo il suo personaggio si è rivelato cinico ed egoista, troppo focalizzato sul suo dolore personale e poco attento ai desideri della moglie e ai bisogni della figlia.

«Cosa hai visto?» chiede sottovoce. «C’era qualcuno?».
«Dev’essere stato un gatto».
«Sicuro di stare bene?» ripete stringendomi il braccio. «Sto bene».
Afferro la bottiglia di vino e guido Steph fuori dalla cucina, aiutandola a destreggiarsi tra i cocci e le schegge, come se fosse lei ad avere bisogno di me.

Una casa a Parigi” è un romanzo che scorre lento, ma non per questo risulta noioso al lettore, che avvolto nella pesante cappa costituita dal mistero e curioso di conoscere la verità, scorre avidamente le pagine per scoprire come andrà a finire la storia.
“Una casa a Parigi” è un romanzo che consiglio caldamente agli amanti dei thriller paranormali!

Spero che la recensione vi sia piaciuta.

Compra il libro QUI!

Vi auguro buona lettura!

A presto,
Ale.

 

"Parigi è sempre una buona idea" diceva Audrey Hepburn. Lo pensavano anche Stephanie e Mark, prima che la vacanza che doveva aiutarli a salvare il loro matrimonio si trasformasse in un incubo ad occhi aperti e il male si annidasse nelle loro vite...

Romantica, curiosa, lunatica. Romantica, curiosa, lunatica.

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