Recensione “La ragazza nel parco” di Alafair Burke

Buongiorno readers, sono ILaria e oggi vi consiglio la lettura di un thriller psicologico notevole, “La ragazza nel parco” di Alafair Burke. Se siete amanti del genere, le 324 pagine di questo romanzo vi conquisteranno!

Titolo: La ragazza nel parco

Autore: Alafair Burke

Prezzo cartaceo: 18,50 €

Prezzo ebook: 9,99 €

Editore: Piemme
Genere: Thriller

Voto: 8/10

Trama: Quando Olivia Randall, avvocato newyorchese, viene svegliata da una telefonata, non ha idea di chi sia la ragazzina che, dall’altro lato della cornetta, la implora di aiutarla. Ma basta un nome a farle capire. Jack Harris. Il famoso scrittore, padre della ragazzina, accusato di omicidio e ora in cella, in attesa di processo. Jack Harris è un nome che dice troppe cose a Olivia: perché Jack e Olivia hanno un passato. Un vecchio amore finito male vent’anni prima. Un amore di cui lei porta ancora dentro i segni e forse la colpa di aver lasciato che le cose andassero come sono andate. Di fronte alla richiesta della figlia di Jack, Olivia sa che non ha altra scelta. Aiuterà Jack. A costo di lasciare che lui dia sfogo a una vendetta tenuta a bada per tutti questi anni.

Il voto complessivo che do al libro “La ragazza nel parco” è un 8, valutazione media che ho ottenuto comparando gli elementi che adesso vi commento.

Copertina: 7.5/10; il voto poco più che discreto, ma non buono, è dovuto al fatto che all’inizio l’immagine mi ha colpito perché in generale a me piacciono i colori autunnali ed anche quel che una panchina vuota evoca, come silenzio, solitudine, ma anche mistero. Riguardandola però dopo aver terminato la lettura del romanzo, mi è sembrata poco affine alla storia. Non dico che non ci stia bene come scatto, bensì che potenzialmente potevano esserci rappresentazioni migliori, più in linea con la storia.

Stile: 8.5/10; Alafair Burke ha uno stile diretto, si concentra molto sui dialoghi, sulle frasi brevi e concise che a mio avviso danno il giusto ritmo al romanzo ed aiutano a leggerlo tutto d’un fiato, o quasi!

Storia: 8/10; la vicenda è narrata dal punto di vista di Olivia Randall ed è ambientata a New York. Una mattina come tante Olivia, che di professione fa l’avvocato, viene svegliata dalla richiesta di aiuto della figlia dell’uomo a cui lei anni prima ha spezzato il cuore, Jack Harris. L’uomo è stato fermato con l’accusa di triplice omicidio. Sbalordita e stordita dalla notizia, Olivia non crede che il ragazzo con cui ha trascorso cinque anni della sua vita possa essersi trasformato in un mostro omicida. Seppur la ricostruzione che Jack rivela le sembra surreale, vale a dire che si trovava nel luogo dell’incidente per incontrare una ragazza che lo aveva folgorato e che aveva ritrovato tramite un appello online, Olivia le crede e prende di petto il caso, facendo di tutto per scagionarlo. Ma quando ottiene i documenti a disposizione dell’accusa e quando si addentra nella vicenda, scopre un lato di Jack che non conosceva e che nemmeno pensava egli potesse avere; Olivia scopre che quella persona che anni prima le aveva chiesto di sposarlo ora si comporta in modo strano, poco leale e che non si fa a problemi a mentirle. Chi è davvero Jack Harris? Ha ucciso lui quelle persone?

La storia è ben strutturata ed avrei dato anche un voto più alto se l’assassino non si fosse rivelato quello che pensavo; l’autrice è stata bravissima a farci indossare i panni dell’avvocato Randall e quindi vivere tutti i suoi dubbi sull’innocenza o meno del suo assistito, ma mentre divoravo le pagine del romanzo una vocina dentro di me mi ripeteva insistentemente “ma non è che è stato…?”. Ora non voglio svelare niente per non rovinare il gusto di leggere questo bel libro, ma alla fine io, ILaria, giudico un thriller fatto veramente bene quello che ti sbalordisce e ti mette davanti ad una verità che non immaginavi e non sospettavi. Aver intuito qualcosa è stato come un piccolo boccone amaro che ho però ben digerito perché tutto sommato sono molteplici gli aspetti positivi complessivi del romanzo.

Fatemi sapere se lo avete letto e se avete avuto le mie stesse intuizioni, a presto!

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ILaria

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