“Non è la fine del mondo” di Alessia Gazzola – Recensione

book by:
Alessia Gazzola

Reviewed by:
Rating:
3
On Settembre 1, 2016
Last modified:Settembre 1, 2016

Summary:

Trentanni, stagista in attesa di rinnovo di contratto, Emma è ottimista, fin quando si ritrova a casa, senza uno straccio di lavoro. Quindi quale miglior modo di dare una svolta alla propria vita che lavorare in un negozio di abbigliamento per bambini? La fortuna però è dietro l'angolo, così come il profumo dell'amore...a volte essere una tenace stagista porta i suoi frutti!

Ciao ragazze, siete pronte per riprendere la vostra routine? Settembre è arrivato e, in attesa di parlarvi di tante nuove uscite, voglio presentarvi un libro frizzante e divertente.

Titolo: Non è la fine del mondo 

Autore: Alessia Gazzola

Prezzo:  15,00€

Editore: Feltrinelli

Trama: Emma De Tessent. Eterna stagista, trentenne, carina, di buona famiglia, brillante negli studi, salda nei valori (quasi sempre).
Residenza: Roma. Per il momento – ma solo per il momento – insieme alla madre, rea di aver chiamato le figlie (Emma e Arabella) come le protagoniste di un romanzo Regency nella convinzione che avere nomi romantici sarebbe stato un punto di forza per loro (per essere sfottute, senz’altro).
Cosa non le piace: il chiasso. Le diete. La mondanità. Il rumore dell’aspirapolvere. La maleducazione.
La sua idea di felicità: bufera con folate di vento ululanti. Una candela, un divano e un plaid. Un romanzo rosa un po’ spinto, rigorosamente ambientato in epoca Regency. Un pacco di biscotti – vanno tutti bene, purché basti guardarli per dichiarare guerra alle coronarie.
Sogni proibiti: il villino con il glicine dove si rifugia sempre quando si sente giù. Un uomo che non può (non deve!) avere. Un contratto a tempo indeterminato.
A salvarla dallo stereotipo della zitella, solo l’allergia ai gatti.
Il giorno in cui la società di produzione cinematografica per cui lavora non le rinnova il contratto, Emma si sente davvero come una delle eroine romantiche dei suoi romanzi: sola, a lottare contro la sorte avversa e la fine del mondo.
Avvilita e depressa, dopo molti colloqui fallimentari trova rifugio in un negozio di vestiti per bambini, dove finisce per essere presa come assistente. E così tutto cambia.
Ma proprio quando si convince che la tempesta si sia allontanata, il passato torna a bussare alla sua porta: il mondo del cinema rivuole lei, la tenace stagista.
Deve tornare a inseguire il suo sogno oppure restare dov’è, in quel piccolo paradiso di tulle e colori pastello? E perché il famoso scrittore che aveva a lungo cercato di convincere a cederle i diritti di trasposizione cinematografica per il suo romanzo si è infine deciso a farlo? E cosa vuole da lei quell’affascinante produttore che per qualche ragione continua a ronzare intorno al negozio dove lavora?

Alessia Gazzola è una di quelle scrittrici che mi piacciono parecchio; la sua serie che vede come protagonista un’aspirante medico legale mi aveva colpito per il suo stile fresco e divertente, quindi non ho esitato a buttarmi anche su questo romanzo, soprattutto perché c’era una povera stagista trentenne (e io lo sono stata) che viene licenziata e deve reinventarsi, cosa non facile al giorno d’oggi.

Emma ha sempre lavorato per una casa di produzione cinematografica, impegnandosi al massimo, con un contratto da far ridere i polli, ma basta un taglio al budget, una piccola raccomandazione per la collega e si ritrova a casa, senza lavoro e con l’umore sotto i piedi, con una madre che l’aiuta a procurarle il colloquio per il posto più interessante che potesse immaginare ma che finisce per rivelarsi un autentico disastro. È così che finisce a lavorare in un negozio di vestiti per bambini, gestito da un’anziana signora che confeziona a mano capi unici e bellissimi. Un inaspettato cambio di rotta che però l’aiuta e la porterà a fare inattesi incontri…

Gli ingredienti giusti in questo libro ci sono tutti: una protagonista divertente, un po’ sfigata e ironica, un pizzico d’amore mescolato a una bella dose di sfortuna, personaggi che sembrano dipinti magistralmente da una penna che sa cogliere i dettagli, ma il punto forte rimane Emma, tenace stagista in cui molte di noi si rivedranno.

Il valore della felicità è insito proprio nella caducità. Se durasse anche solo quell’attimo in più ci abitueremmo, e non sapremmo più riconoscerla. E che gran perdita sarebbe!

La storia, divertente e perfetta per un pomeriggio di relax, volerà via perché sarete tutte curiose di sapere se la nostra eroina imparerà a cucire, se accetterà nuovamente il posto di stagista che le verrà offerto, se riuscirà a spuntarla con l’affascinante produttore. La sua forza è una protagonista normale, che non diventa improvvisamente una principessa, che affronta problemi di tutti i giorni, che deve battersi e sbattersi per trovare qualcosa ma che, in fin dei conti, non si perde d’animo.

Mia dolce Emma, non ha notato che una vita gaia, priva di ostacoli, ci rende infinitamente più aridi? Pretenziosi, direi. Incapaci di capire, di perdonare. È solo il dolore a renderci persone migliori. Ad aprire la nostra anima al flusso di tutto ciò che è veramente buono.

Sì, ammetto, speravo anche in qualcosa di più…quel finale forse non mi ha soddisfatto pienamente (leggetelo e capirete di cosa parlo) e la storia è così breve che è finita prima ancora che me ne accorgessi, ma la Gazzola è riuscita ancora una volta a conquistarmi!

Aspetto con ansia le sue prossime creazioni!

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A presto

Lucia

Trentanni, stagista in attesa di rinnovo di contratto, Emma è ottimista, fin quando si ritrova a casa, senza uno straccio di lavoro. Quindi quale miglior modo di dare una svolta alla propria vita che lavorare in un negozio di abbigliamento per bambini? La fortuna però è dietro l'angolo, così come il profumo dell'amore...a volte essere una tenace stagista porta i suoi frutti!

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