Buongiorno ragazze!

Oggi parleremo di un argomento importante per tutte noi: il ciclo! In particolare ci concentreremo su un dispositivo che incuriosisce tantissime ragazze: la coppetta mestruale. 

Se volete sapere come funziona, quali sono i pro e i contro, continuate a leggere! 😉

L’argomento che tratteremo oggi, purtroppo, è ancora una sorta di tabù, nonostante la società moderna in cui viviamo. Alzi la mano chi non ha nascosto, almeno una volta nella vita, l’assorbente nella manica prima di andare in bagno?! Sono sicura che in tantissime l’hanno fatto e lo fanno tutt’ora.

Anche se la televisione ci bombarda di pubblicità di assorbenti interni ed esterni, le donne ancora parlano con imbarazzo di una cosa così naturale e fisiologica come il ciclo mestruale. Trovo che sia molto triste come cosa, perché non solo siamo “vittime” di questa tortura per quarant’anni della nostra vita, ma siamo anche “schiave” di  questo tabù. Dovremmo ribellarci! 🙂

Cominciamo, intanto, con il parlarne di più! Il blog può essere sicuramente d’aiuto in questo ed è un luogo in cui possiamo confrontarci tra di noi, ed ognuna può portare la propria esperienza.

Oggi, infatti, voglio proprio parlarvi della mia esperienza riguardo all’ uso della coppetta mestruale. Ormai sono due anni che ne faccio uso e mi sto trovando molto bene! Ma partiamo dall’ inizio: come molte di voi, la prima volta che ne ho sentito parlare da una mia amica, ormai tre o quattro anni fa, sono rimasta molto perplessa. Mi faceva impressione pensare al suo utilizzo, completamente diverso dai tradizionali metodi come gli assorbenti esterni o interni, quindi mi ci è voluto del tempo per prendere coraggio e provarla.

In cosa consiste una coppetta mestruale? Come suggerisce il nome, non è altro che un dispositivo a forma di coppetta, di solito in gomma, silicone o lattice, che, una volta inserito nella vagina, ha lo scopo di raccogliere il flusso mestruale al suo interno. Questa azione di raccolta è la principale differenza di questo strumento rispetto a quelli assorbenti; vi potrà sembrare meno igienico, invece è l’esatto opposto! La raccolta permette non solo di eliminare sgradevoli odori, che si presentano spesso durante l’uso dei tradizionalissimi assorbenti esterni a causa dell’ossidazione del sangue in presenza dell’aria, ma evita anche il contatto di qualche ora delle pareti vaginali con il flusso, come avviene con i tamponi. Questi aspetti sono molto importanti perché rispettano il PH interno del nostro corpo ed evitano la proliferazione di batteri ed altre schifezze.

Le coppette in commercio hanno diverse misure, in base al tipo di flusso e alla corporatura della donna; ce ne sono veramente di tanti tipi, sia in farmacia che su siti online specializzati. Quella che ho io, per esempio, si divide in taglia S e taglia M. Per ragazze giovani o donne che non hanno partorito è consigliata la taglia più piccola; mentre per chi ha avuto figli, ha una corporatura più robusta o semplicemente un flusso molto abbondante è raccomandata la scelta della taglia più grande. Trovare la taglia giusta è importantissimo per l’utilizzo; una coppetta troppo piccola rischia di non riuscire a contenere il flusso o potrebbe spostarsi, una coppetta troppo grande diventa difficoltosa da inserire.

Una volta acquistata, per prima cosa, è necessario sterilizzare la coppetta facendola bollire per 10 minuti; questa operazione va ripetuta prima di ogni ciclo, quindi è bene procurarsi un pentolino da destinare esclusivamente a questo scopo. Una volta fatto questa prima operazione, non rimane che fare pratica con il nuovo strumento. Vi avviso che all’ inizio non sarà semplice capire come inserirla correttamente, perché serve un minimo di dimestichezza e le istruzioni disegnate non sempre sono facili di capire. Vi posso assicurare però che questa fase sarà breve, dopo qualche applicazione sarete in grado di inserirla in un battibaleno. Le operazioni di inserimento, rimozione e svuotamento sono comode da fare in presenza di un bidet, in questo modo la coppetta si può sciacquare bene con l’acqua e reinserire. Ovviamente non va sterilizzata ad ogni applicazione! Basta solamente un po’ di acqua calda e tornerà pulita molto facilmente. Inoltre vi consiglio, durante le prime applicazioni, di utilizzare un proteggi slip esterno per sicurezza; così se non è posizionata correttamente non rischiate di macchiare i vestiti.

Vediamo altri aspetti che la rendono un’alleata preziosa nei giorni del ciclo mestruale:

Innanzitutto, la sua praticità non è da sottovalutare; con un flusso medio si può tenere fino a 12 ore consecutive! Questo la rende perfetta anche per essere utilizzata di notte. Vi posso garantire che questa per me è stata una vera svolta! Sicuramente la discrezione, la coppetta una volta inserita è invisibile, altro che il famigerato cordino dei tamponi a cui bisogna sempre stare attente quando si è al mare o in piscina! Ci si sente talmente libere che ci si dimentica di avere il ciclo! Un altro aspetto molto interessante è la sua ecologicità. Pensate a quanti rifiuti non riciclabili produciamo in cinque/sette giorni di ciclo! La coppetta, una volta comprata, può essere utilizzata anche per alcuni anni. Secondo me anche l’economicità fa la differenza, ovviamente ha un costo superiore rispetto ad una confezione di assorbenti esterni o di tamponi (la mia Smart Cup di Apoteca Natura è costata circa 25,00 € e l’ho acquistata in in farmacia), ma considerato il riutilizzo penso che sia un costo facilmente ammortizzabile. E poi anche gli assorbenti non sono affatto economici, se si pensa che ci vogliono almeno un paio di scatole a ciclo tutti i mesi!

Come avrete capito io sono assolutamente pro-coppetta! Non tornerei più indietro, la comodità che ne deriva è veramente impagabile. Certo, serve un po’ di pratica e un pizzico di coraggio per approcciarsi a questo metodo, ma lo consiglio assolutamente.

Voi avete mai provato ad utilizzarla? Con che metodo vi trovate meglio? Se avete qualche domanda o perplessità a riguardo non esitate a commentare!

Un abbraccio e buon fine settimana!

Babi