“Il segreto di Eva” di Amy Harmon – Recensione

book by:
Amy Harmon
Price:
5,99 €

Reviewed by:
Rating:
5
On Aprile 18, 2018
Last modified:Aprile 18, 2018

Summary:

Dall'autrice best seller del New York Times, Amy Harmon, una struggente storia d'amore ambientata in uno dei periodi più bui della nostra storia. "Il segreto di Eva" è un romanzo sorprendente che vi lascerà con il fiato sospeso...

Buon pomeriggio, ragazze!

Sono Alessandra e vi do il bentornato sul blog per una nuova recensione!
Oggi vi parlerò dell’ultimo romanzo di un’autrice che mi piace e che ammiro molto, Amy Harmon. È probabile che alcune di voi la conoscano già o che abbiano letto alcuni dei suoi romanzi, tra i quali “Infinto +1” e “Hai cambiato la mia vita” entrambi recensiti sul blog. Se anche voi come me amate i romanzi di questa autrice, non potete lasciarvi sfuggire l’occasione di leggere il suo nuovo romanzo, “Il segreto di Eva” da Marzo in tutte le librerie e sui digital store. Se volete sapere di che cosa parla, vi consiglio di continuare a leggere. 😉

Titolo: Il segreto di Eva

Autore: Amy Harmon

Data di Pubblicazione: 8 marzo 2018

Casa Editrice: Newton Compton

Prezzo Cartaceo: 8,50 €

Prezzo Ebook: 5,99 €

Genere: Romanzo rosa

Trama: 1943. L’esercito nazista occupa gran parte dell’Italia e le deportazioni degli ebrei aumentano di giorno in giorno. Fin da bambini Eva Rosselli e Angelo Bianco sono cresciuti come una famiglia, divisi solo dalla religione. Con il passare degli anni si sono innamorati, ma per Angelo è arrivato il richiamo della Chiesa e, nonostante i suoi profondi sentimenti per Eva, ha preso i voti. Adesso, più di dieci anni dopo, è un prete cattolico ed Eva è una donna che rischia la deportazione. Con la minaccia della Gestapo in avvicinamento, Angelo nasconde Eva tra le mura di un convento, nel quale Eva scopre di essere solo una dei tanti ebrei protetti dalla Chiesa. Ma la ragazza non si rassegna a restare senza far nulla in attesa della liberazione, mentre Angelo rischia la sua vita per salvarla. Con il mondo in guerra e le persone ridotte allo stremo, Angelo e Eva affrontano sfida dopo sfida, scelta dopo scelta, fino a che il destino e la fortuna non decideranno di incontrarsi, lasciandoli stremati davanti alla decisione più difficile di tutte.

Recensione

 

Ambientato in Italia, in un arco di tempo che va dal 1929 -anno dell’arrivo di Angelo a Firenze- e il 1944, uno dei periodi più bui e tristi della storia mondiale, quello dell’ascesa del nazismo e del fascismo, e della conseguente seconda guerra mondiale, “Il segreto di Eva” racconta la storia di Eva e Angelo e dell’amore che nutrono l’una per l’altro, amore che i due sono costretti a negare.

Si fermarono di nuovo, con i muscoli tesi, sforzandosi di assorbire ogni sensazione, di non perdersi nulla, ma senza superare nessuna linea. Si avvicinarono a quella linea con gli occhi chiusi, la contemplarono per un istante e poi la superarono, l’uno nell’altra. Le loro bocche si toccarono. Premettero. Si ritrassero. Si sfiorarono, si ritrassero ancora. Premevano, si cercavano, poi si staccavano. E i loro occhi erano ancora chiusi. Negavano tutto.

Un amore contrastato, la cui strada è piena di ostacoli, primo tra tutti, la religione. Prima quella di Angelo, quella cattolica, a cui il giovane ha scelto di votarsi -più per dovere che per volere- a soli dodici anni e che lo porterà a diventare prete. E poi per quella di Eva, la cui appartenenza alla religione ebraica mette a rischio la vita.

«No. Non può succedere perché io sono ebrea. E ora è contro la legge per i cattolici sposare gli ebrei. È contro la legge per me amarti, Angelo. Questo ti renderà tutto più semplice».
«Di cosa stai parlando, Eva?». Angelo mantenne un tono neutrale, basso, come se stesse cercando di calmare una bambina agitata. Ma lei non era una bambina, come Angelo sapeva bene.
«Ti ho visto come mi guardi, Angelo. Vuoi essere un prete, ma sei innamorato di me».

Un amore che li tiene in vita, li spinge a continuare a lottare per loro sopravvivenza e andare contro a quelle leggi che vorrebbero Eva e tutti gli ebrei morti.
Un amore che spinge Angelo a fare del bene, a nascondere gli ebrei tra le mura dei conventi e delle chiese di Roma, salvandoli dalla deportazione e dalla morte certa.

«L’unica cosa che mi interessa, l’unica cosa al mondo che mi spaventa, è che ti succeda qualcosa. Lo sai? Penso che potrei affrontare qualsiasi cosa, sopportare tutto, se fossi certo che stai bene e non corri alcun pericolo. Non posso rendermi utile come devo, non posso essere il prete che voglio essere, se sono in preda alla paura. La paura di perderti soffoca la mia fede. Non sei l’unica ad aver perso una famiglia. La tua famiglia è la mia famiglia, Eva. Li ho persi anch’io! E non posso perdere anche te. Ti prego. Ti imploro, Eva. Se provi qualche sentimento per me, resta qui fino al mio ritorno. Permettimi di fare ciò che devo, con la consapevolezza che non corri pericoli. Per favore».

Un amore che vede Eva, nonostante i rischi che corre, collaborare per proteggere i più deboli e i più indifesi, a fare la sua parte insieme ad Angelo e alla curia romana, sebbene sia consapevole di mettere a rischio la sua stessa vita. Un amore che li piega, ma non li spezza. Mai.

«Angelo, ci sono solo due cose di cui sono sicura. La prima? Ti amo. Ti ho sempre amato. Ti amo adesso. Ti amerò tra cinquant’anni. Ti amo. La seconda: nessuno conosce la natura di Dio. Non la conosco io, non la conosci tu, né monsignor Luciano, né mio padre, né il rabbino Cassuto. Nemmeno papa Pio XII. Nessuno».

Un amore che a distanza di anni li tiene insieme, uniti e legati contro i nemici e contro chi dà loro la caccia.
Un amore che assomiglia alle loro vite, costellate da tanti piccoli atti di ribellione.

Questa è la mia offerta. Queste sono le lezioni che ho imparato, i piccoli gesti di ribellione che mi hanno tenuta in vita, l’amore che ha nutrito la mia speranza, quando non mi restava che quella.

Una cosa che mi è piaciuta molto di questo romanzo, sono proprio i due protagonisti, i quali si distinguono per la loro sottile caratterizzazione psicologica.
Eva Rosselli è un personaggio femminile forte, indipendente, consapevole della propria bellezza e di quelli che sono i suoi sentimenti verso Angelo. È una ragazza fragile, che inizialmente non può fare altro che assistere inerme mentre il mondo intorno a lei cambia, la sua gente diventa oggetto di persecuzione e vengono pian piano privati di tutto ciò che possiedono, dalla libertà alla vita.
Una giovane donna dolorosamente consapevole di essere sola al mondo, di aver perso tutti quelli che ama e che sceglie di lottare per non soccombere ai tedeschi.

«No, Angelo. Il mio compito non è sopravvivere. Il mio compito è vivere. Non è nascondermi. Non è aspettare. Non è limitarmi a sperare che tutto finisca. Non puoi impedirmi di lottare, Angelo. Io non ti dico cosa fare! Tu non puoi proibirmi di tentare di aiutare in qualche modo».

E Angelo? Angelo Bianco è un giovane eroe. Un prete che pensa di desiderare la gloria e l’immortalità che deriverà dal suo impegno nella lotta e nella resistenza contro i tedeschi, ma le cui azioni sono mosse dall’amore che nutre per Eva. Un personaggio diviso tra ciò che è giusto e ciò che sbagliato, tra l’amore e il dovere. Eva e la Chiesa.
Un conflitto interiore che lo accompagnerà lungo tutto il corso del romanzo, fino alla sua conclusione.

«Farei qualsiasi cosa per te, Eva. Qualsiasi cosa». Pensò alle parole di Camillo sulla necessità di salvare le vite degli ebrei, non solo di benedirle, e queste gli diedero la forza di continuare. «Ma non posso avere te e la Chiesa. Ho bisogno della Chiesa, Eva. Ne ho bisogno e credo che la Chiesa abbia bisogno di me».
Lei non rispose. In nessun modo. Né con lo sguardo, né con un sospiro. Non disse nemmeno una parola.

Mi piacerebbe potervi raccontare di più, dirvi se questa splendida storia d’amore ha o meno un lieto fine, ma preferisco lasciarvi con degli interrogativi nella speranza che voi decidiate di leggere questo romanzo e trovare al suo interno le vostre risposte. E io vi consiglio di leggerlo, perché non ve ne pentirete.

Spero che la recensione vi sia piaciuta!
A presto,
Ale.

 

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Romantica, curiosa, lunatica. Romantica, curiosa, lunatica.

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