Buon venerdì a tutti! Ritorniamo alle mie recensioni dedicate agli ultimi film che ho visto al cinema. Vi parlerò di un film atteso da molte lettrici che hanno amato il romanzo da cui è tratto: “La ragazza del treno” di Paula Hawkins.
Ammetto di essere una delle eretiche 😀 che non ha letto il romanzo, solo perchè io e i thriller sotto forma di libro non andiamo molto d’accordo, mentre con i thriller sul grande schermo io ci sguazzo allegramente… quindi attendo i Vs. commenti, voi che avete letto il romanzo e visto la pellicola, per illuminarmi sull’uguaglianza tra libro & film. 😉
Titolo originale: The Girl in the Train
Titolo italiano: La ragazza del treno
Regia di: Tate Taylor
Distribuzione: 01 Distribution
Uscita italiana: 03 novembre 2016
Cast: Emily Blunt, Haley Bennett, Justin Theroux, Rebecca Ferguson, Luke Evans, Edgar Ramirez, Allison Janney.
Trama: La storia è quella di Rachel Watson, una giovane donna che non ha superato il suo divorzio e il fatto che il suo ex si sia prontamente risposato, e che si è attaccata troppo alla bottiglia, arrivando a perdere anche il lavoro. Ciò nonostante, prende ogni mattina il treno dei pendolari come se ancora dovesse recarsi in ufficio, guardando fuori dal finestrino e fantasticando sulle cose e le persone che osserva: in particolare, la sua attenzione si fissa su una coppia che, nella sua immaginazione, ritiene perfetta. Un mattino, però, Rachel vede la lei della coppia assieme a un altro uomo, e dopo pochi giorni la ragazza sembra essere svanita nel nulla. Rachel inizierà a indagare sulla sorte di questa sconosciuta, scoprendo una verità sconcertante.
Come vi ho anticipato nell’introduzione, ammetto di non aver letto il romanzo. Se n’è parlato tantissimo e molti l’hanno amato, ma io spesso – quando un romanzo è così osannato – non lo leggo subito semplicemente perchè non mi fido.
Ovviamente dopo la notizia del film se n’è parlato ancora di più, ma io non mi ero ancora persuasa a leggerlo… ora, dopo aver visto il film con una strepitosa Emily Blunt, forse forse mi convincerò a recuperare il libro 🙂
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“La ragazza del treno” è un thriller in cui si intrecciano le storie di 3 donne e di 3 uomini, le cui vite sono fortemente intrecciate tra loro. Non ci troviamo di fronte al solito giallo, ma ad un giallo moderno con parti “spinte” e parti psicologiche che ci portano attraverso la mente di una donna alcolista.
Il romanzo è incentrato sui pensieri delle tre donne protagoniste – Rachel, Megan e Anna – e per il regista è stata una sfida portare quei pensieri sul grande schermo: ammetto che nel primo quarto d’ora del film, quando si “saltava” da una protagonista all’altra, ho fatto fatica a capire cos’avessero in comune le donne, ma poco dopo il ritmo è diventato incalzante – fatto di flashback e presente – e la storia si è delineata perfettamente davanti ai miei occhi. La location – ho letto per il web – è stata cambiata: passiamo dai sobborghi londinesi (del romanzo) alla periferia americana del New England (del film), e quindi questa è la prima diversità con il romanzo che vi posso esporre.
Nel film, Rachel è una donna che passa le giornate su un treno che la porta dalla periferia, in cui vive con un’amica, fino a New York: tutti i giorni, alla stessa ora. Lei, con un taccuino in mano – in cui disegna ciò che vede fuori dal finestrino, o meglio chi vede dal finestrino – e una bottiglia di plastica nell’altra (al cui interno non vi è acqua) vede e immagina la vita di una giovane e bellissima donna bionda, a cui dà ogni giorno un nome diverso (che scoprirà più tardi chiamarsi Megan), la quale abita due case più in là rispetto a dove, anni prima, lei stessa viveva insieme al – ormai ex – marito Tom, ora risposato con una donna di nome Anna da cui ha avuto una bambina.
Rachel scoprirà successivamente che Megan è scomparsa: lo scoprirà dopo essersi svegliata coperta di sangue ed in seguito ad un suo buco di memoria, dove però ricorda di averla incontrata, e comincerà a cercare di capire cosa sia accaduto sia a Megan che a lei: seguiamo così la sua indagine, sopratutto per capire se è stata veramente lei ad ucciderla in un sottopassaggio dopo averla scambiata – forse – per Anna.
Rachel si troverà ad indagare anche su Scott e sul Dr. Kamal Abdic, rispettivamente il marito “violento” e lo psicoterapeuta di Megan.
La Blunt per me è stata davvero brava a dare il volto a questo personaggio tormentato. Nonostante l’abbiano imbruttita per il suo ruolo – ex moglie alcolista e psicologicamente instabile – è stata straziante e toccante. Diciamo che tra tutti gli attori protagonisti lei, sicuramente, ha spiccato ed è grazie a lei che il film ha avuto una marcia in più.
Parlandone con delle amiche, ho definito questo film “angosciante e ansiolitico, però intrippante”… passatemi il termine.
Purtroppo, come vi ho detto nell’introduzione, non ho letto il romanzo e, quindi, non posso dirvi quali siano state le differenze tra uno e l’altro, se ce ne sono state.
Quindi passo la palla a voi lettrici (e lettori): ci sono state differenze che avete riscontro tra romanzo e pellicola cinematografica? Oppure il film ha perfettamente raccontato la storia oscura di Rachel narrata su carta dalla penna della Hawkins?
Attendo i Vs. commenti e ci rileggiamo venerdì prossimo!
xoxo,
Gina.
2 comments
Letto. Mi è piaciuto abbastanza. Non un capolavoro, ma si lascia leggere. Chissà il film com’è
Letto tutto d’un fiato, mi è piaciuto un sacco!