“La nostra storia segreta” di Lesley Jones – recensione

Salve ragazze,

sono di nuovo qui per parlarvi di una storia d’amore drammatica, toccante, intensa e profonda. Così profonda che vi inghiottirà, riuscirà ad insinuarsi sotto pelle e a marchiare la vostra anima. Una di quelle letture che lascia il segno. Una di quelle storie che, dopo averle finite, rimarrete sconvolte, pietrificate, del tutto impreparate alla valanga di emozioni contrastanti da cui verrete inevitabilmente travolte in un attimo.
E non potrete che sentire il gelo della neve penetrarvi fin dentro le ossa.

TITOLO: La nostra storia segreta
AUTRICE: Lesley Jones
CASA EDITRICE: Newton Compton
GENERE: Contemporary romance
PREZZO: eBook 4,99€
TRAMA: Lo amo da quando avevo undici anni e l’ho incontrato per la prima volta. Lo amo e niente potrà farmi cambiare idea, io sono sua, il mio cuore è suo e il mio corpo è suo e non importa quante bugie vengano dette, quante persone complottino per separarci, nonostante la notorietà e la distanza, troveremo un modo.
La nostra storia segreta è un’audace storia d’amore che rompe tutte le regole e va al di là del tempo. La storia di Georgia e Sean resterà con voi per molto tempo dopo aver letto l’ultima pagina. Una lettura emozionante e bollente.

La nostra storia segreta è il primo volume della serie Carnage di Lesley Jones, un romanzo passionale, bollente e intenso che non si adatta perfettamente al periodo dell’anno in cui la casa editrice Newton Compton ha deciso di pubblicarlo. Infatti il romanzo è reperibile in Italia a partire da ieri, 12 Agosto, quindi è fresca di pubblicazione questa storia di cui ho tutta l’intenzione di parlarvi, cercando di non incorrere in alcuno spoiler, anche se si rivelerà essere decisamente un’ardua impresa. Questo libro è così ricco di eventi frenetici che scorrono ad un ritmo incalzante, scandito da momenti intrisi di pura passione, di perpetua angoscia, di desolante perdita, di felice ritrovamento, conditi da una presenza ingombrante di sesso occasionale, uso di sostanze stupefacenti, stili di vita che solo in un periodo Love, sex and Rock’n Roll come quello degli anni ’80 possono essere seguiti con tanto ardore e frenesia.
Del resto i protagonisti di questo romanzo sono Georgia e Sean, circondati dai fratelli di lei, che insieme all’amore della sua vita costituiscono la famosissima rock band dei Carnage, che dopo pochissimi anni di gavetta, grazie al loro talento – ma anche grazie all’aiutino del ricco e potente padre, nonchè faccendiere dell’Inghilterra degli anni 80 – riesce subito a conquistarsi un successo straordinario e intercontinentale.

Georgia e Sean scoprono di essere legati da un sentimento autentico e forte sin da giovanissimi: hanno solo undici e tredici anni quando si innamorano, e dopo qualche anno caratterizzato dalla paura di Sean di intraprendere una relazione con una ragazzina, nonchè sorellina dei suoi migliori amici che insieme al resto della famiglia lo hanno accolto come un figlio, decidono di rivelare apertamente il legame che li unisce, seppur così giovani.

Georgia, d’altronde, è la principessina viziata di papà, tanto coccolata dai fratelli e adorata dalla mamma, con cui ha un rapporto amichevole e aperto. Nonostante gli anni in cui la storia è ambientata, abbiamo davanti una famiglia piuttosto moderna. Ricca e benestante grazie alle attività imprenditoriali del padre insieme al suo ruolo di rilevanza in attività illegali, Georgia non segue alcuna regola: è esagerata, dispotica, esigente, intraprendente e, soprattutto, follemente innamorata di Sean. Ha solo sedici anni quando accetta di diventare sua moglie subito dopo gli esami finali della scuola secondaria, del resto di una sola cosa è assurdamente convinta: non avrà bisogno di continuare gli studi grazie a tutti i soldi di papà e a quelli che Sean farà con la band, già famosissima e ricercata.

Quello che la nostra snervante protagonista non aveva considerato, è che quando si ottiene un simile successo così giovani, in un ambiente come quello del mondo Rock, è quasi impossibile non incorrere in una fama malata e ossessiva, in party in cui scorrono fiumi di alcool e droghe, in cui presenziano donne eccitate che desiderano ardentemente i componenti di una band rinomata e che sono pronte a tutto, i riflettori dei giornalisti e le menzogne che raccontano… Essendo sempre stata protetta e guidata dal caro papino, Georgia non è pronta alla svolta radicale che la vita di Sean e il resto della band sta subendo, e ne pagherà presto il prezzo, quando una notte di uno dei loro tanti tour, Sean incorrerà in uno spiacevole episodio perchè sotto effetto di droghe pesanti.

Il mondo di Georgia crolla, il dolore la divora, l’odio la guida. Un muro si erge attorno al suo cuore, come lei stesso afferma. Non riesce a sopportare l’idea di un domani, perchè vivere senza Sean non ha alcun senso per lei. Così decide di tagliare i ponti con il mondo esterno e con tutto ciò che le ricorda Sean e ciò che le ha fatto, impresa non da poco, visto che giornali, riviste, radio, tutto sembra parlare di queste avvincenti rock stars e la loro brillante carriera. Chiede alla sua famiglia e alla sua migliore amica Jimmie di non tenerla al corrente delle vicende riguardanti la band, rifiuta di ascoltare qualsiasi loro canzone perchè la voce di Sean è solo pura tortura masochistica, e soffrirà non poco quando Jimmie – nonchè fidanzata di Lennon, suo fratello maggiore – partirà in tour con la band, proprio come avrebbe dovuto fare lei alla fine della scuola. Invece rimarrà da sola in città, ad aspettare che la vita scorra, mentre un solo ed unico pensiero le vortica nella testa e la accompagnerà tutti i giorni:

C’era solo Sean. Ci sarebbe stato sempre e solo Sean.

Georgia non prova ad andare avanti, non si sforza nemmeno di farlo, è certa del fatto che non potrà mai amare nessun altro dopo aver provato un amore così profondo per Sean da quando era solo una bambina di undici anni.

Per il resto del mondo era solo il nascere di un nuovo giorno, ma per me era la fine della vita che conoscevo, e dovevo trovare un modo per costruirmene un’altra. Non avevo idea, però, che persino respirare mi sarebbe costato uno sforzo immane. Quella notte la notizia mi sembrò dolorosa. Eppure non era niente. Mi sarei portata quel dolore sulle spalle ogni singolo giorno.

Georgia cerca di impiegare il suo tempo incanalando le sue energie in un progetto imprenditoriale con la madre, ovvero la gestione di una grande catena di boutique di alta moda. Non si risparmia certo l’assidua presenza in country club, in party importanti, in locali di un certo livello, sempre pronta a prender parte ai grandi eventi della Londra che contava con i suoi abiti lussuosi, le sue Louis Vuitton o Chanel di turno, il suo posto in prima fila nelle aree riservate ai vip, scolando champagne di qualità, sniffando cocaina, e barcamenandosi tra un letto e l’altro. Non nega di provare piacere quando, dopo aver frequentato un uomo e averlo fatto capitolare con il suo fascino bastardo, lo lascia in maniera plateale per avventurarsi in un’altra relazione e ripetere l’operazione. Vuole che gli altri provino almeno un po’ del dolore con cui lei convive ogni giorno.

Solo un uomo riuscirà finalmente a scalfire il muro di ghiaccio che protegge il suo cuore, l’affascinante ma pericoloso Cameron King, anche lui impegnato in attività illegali e con un passato che non gli fa onore. Ma tutto cambierà quando si imbatterà, dopo ben quattro anni, in Sean, e ogni difesa si scioglierà del tutto quando lo sentirà ripetere, proprio come quando erano solo dei ragazzini innamorati “Georgia Rae, ti amo, fammi vedere le tette”.

Quattro anni. Quattro anni, G. Anzi, per essere precisi, quattro anni e undici giorni, e ogni singolo istante è stato un fottuto inferno.

Anni di dolore e reclusione verranno rasi al suolo, ma il tormento dei media non li abbandonerà facilmente, i gossip, le notizie sulla sua presunta relazione con Cameron King non daranno pace alla coppia, che tra l’altro scoprirà che erano tante le persone che cospiravano contro di loro e che hanno cercato di impedirgli di ritrovarsi prima.
Nonostante anni di dolore, i due innamorati non cederanno al ricordo di quegli istanti terribili, e troveranno un modo per andare avanti e ricominciare la loro vita insieme dal punto in cui era stata brutalmente interrotta.
Senza sapere che per quanto ci si sforzi di opporsi al destino, alle volte ogni sforzo può essere dannatamente inutile.

Una storia intensa, che non segue per nulla gli schemi convenzionali di questo genere letterario. Una storia che rompe ogni regola con prepotenza e un pizzico di presunzione.
É strano, faccio fatica a trovare le parole per esprimere i pensieri contrastanti che avverto dopo questa angosciante e forte lettura. La presenza di alcool e droghe non ha aiutato di certo, tutto quel sesso gratuito mi ha lasciata non poco perplessa. Tanti gli elementi negativi che ho riscontrato nella lettura, primo tra tutti l’esagerazione. Una maniera esagerata di reagire ad una cotta già ad undici anni, una maniera esagerata di esprimere il dolore: tutti soffriamo alla perdita del primo amore, ma il dolore che prova la protagonista lo troverei logico se fosse durato uno o due anni. Quattro anni a quell’età mi sembra esagerato per riprendersi. Posso comprendere il dolore che reca una cicatrice che alle volte sanguina ancora, il ricordo e il tormento che rappresenta, ma addirittura precludersi ostinatamente di vivere e volerlo fare solo un attraverso l’abuso del sesso e delle sostanze stupefacenti, mi sembra una reazione che solo una principessa viziata che ha avuto tutto dalla vita può avere, e forse nemmeno. Ma si sa, nei romanzi i sentimenti, le sensazioni, le pulsioni e le situazioni vengono enfatizzate ed esasperate, e questo indubbiamente ci sta. Una maniera esagerata di reagire al dolore, questo però non trovo sia un bel messaggio. Se ogni donna prendesse cadute del genere al tradimento di un uomo, non oso immaginare in che modo depravato – più di quanto già non lo sia – potremmo vivere.

Due parole per la scelta del finale vorrei spenderle, cercando ovviamente di non addentrarmi in particolari che potrebbero suggerirvi l’epilogo. A mio avviso, è stato assolutamente devastante e … inappropriato e inadeguato. Non è uno di quei finali da cui trai dei messaggi importanti, non è mirato a trasmetterci degli insegnamenti per cercare di vivere la vita al meglio. È un finale che nella sua angoscia non fa che sottolineare quanto la vita sia ingiusta, e al giorno d’oggi, con tutto questo male che circola, questi finali potrebbero semplicemente essere risparmiati, soprattutto se non sono finalizzati alla trasmissione di un messaggio. Anche il modo in cui è stato raccontato è a dir poco straziante: in un modo così brutale, crudo e diretto da sembrare insano, semplicemente sbagliato. Non ho colto alcun messaggio nella scelta di questo finale, solo un vuoto incolmabile e una rabbia incandescente.

Tuttavia, faccio fatica a non ammettere quanto questo libro sia dannatamente intenso e divorante. Con tutti i suoi difetti, questa è una storia che chi la legge non potrà mai dimenticare. E quando si lascia così tanto ad un lettore, non puoi che aver scritto un capolavoro. Nel bene, e nel male.

Eccoci arrivati al tasto dolente: il voto.
Dal momento che sono in difficoltà a dare un voto complessivo ed univoco a causa dei diversi contrasti rilevati nel corso della lettura, ho deciso di “settorializzare” i voti.
STORIA D’AMORE: contrastata e conquistata, non mi resta che darle un 9/10.
AMBIENTAZIONE E PERSONAGGI: troppa droga e cattivo stile di vita per i miei gusti, personaggi in cui non sono riuscita a rispecchiarmi neanche un po’ e ambienti tanto ricchi e pregiati quanto sporchi e corrotti. Tuttavia, si tratta di una realtà vera, cruda ma vera, quindi 6/10.
FINALE: intenso e toccante, ma decisamente pessimo e fuori luogo, senza nessun filo conduttore con il resto della storia, quindi 5/10.

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ALESSIA D.

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