Ciao ragazze!

Sono Luisa e oggi posso finalmente parlarvi di un romanzo tanto atteso che uscirà finalmente nelle nostre librerie il 19 gennaio.

Se avete già capito di quale romanzo sto parlando allora siete davvero delle seguaci fantastiche del team Rodella.

Udite udite, il libro che sto per recensirvi è “La casa delle foglie rosse” di Paullina Simons.

Se l’autrice vi ha rapito in passato con i suoi romanzi non potete non leggere quello che sto per scrivervi. Seguitemi e capirete…

Titolo:  La casa delle foglie rosse

Autore: Paullina Simons

Editore: HarperCollins Italia

Data di Pubblicazione: 19 Gennaio 2017

TRAMA: Conni, Albert e Jim sono inseparabili fin dal primo anno di università: vivono, studiano e giocano a basket insieme, legati da un’amicizia totalizzante che ruota intorno all’anima del loro gruppo, la bellissima Kristina Kim, ma che negli ultimi tempi inizia a dare segni di cedimento. Quando il corpo di Kristina viene trovato nudo e semisepolto dalla neve nei boschi che circondano il college, tocca a Spencer O’Malley far luce sulle circostanze poco chiare di una morte che lo turba profondamente, forse per via dell’istintiva affinità che ha provato nei confronti della vittima nel momento stesso in cui l’ha conosciuta, pochi giorni prima. Com’è possibile che nessuno di quegli amici così stretti abbia denunciato la sua scomparsa? O’Malley è sicuro che la chiave di tutto sia lì, nei rapporti intricati e per certi versi inquietanti tra i quattro ragazzi, e le sue domande insistenti portano alla luce una rete di segreti, gelosie, reticenze e mezze verità che vanno ricomposti pezzo per pezzo, come un puzzle misterioso e complesso in cui ogni rivelazione è più scioccante della precedente.

“Anche io ho dei segreti”, pensò la bambina muovendo dei passi incerti sul muretto. La principessa con il vestito bianco e le scarpe lustre ha dei segreti.

RECENSIONE

Un romanzo claustrofobico e inquietante, in cui le menzogne vengono smascherate a poco a poco rivelando la fragilità della natura umana.

Paullina Simons, dopo la laurea e dopo vari lavori tra cui attiva giornalista finanziaria e traduttrice, ha scritto il suo primo romanzo grazie al quale è stata subito amata in tutto il mondo. Mi piacerebbe parlarvi tanto di lei, essendo per me una scrittrice speciale, ma è giunta l’ora di svelare qualche particolare di questo splendido romanzo. Un libro estremamente inquietante, ricco di particolari e personaggi che mi hanno fatto battere il cuore e capire che l’amore spesso non basta a salvarti.

La resa dei conti di una delusione. L’unico risultato fu che ora nessuno si rivolgeva più la parola. In passato non avevamo mai permesso che accadesse una cosa simile.

La protagonista indiscussa di questo romanzo è Kristina, una ragazza bellissima invidiata dall’intero campus, con capelli lunghi neri che difficilmente raccoglie, gioca a basket di cui è campionessa ed è una studentessa molto competente. La Simons è riuscita a farmi immaginare perfettamente questo personaggio e, pur essendo preparata dalla trama alla sua morte, è stato per me un colpo davvero basso, non volevo proprio che finisse così…

Kristina viene descritta nei minimi dettagli, dai suoi capelli al suo sorriso. Quello che più stupisce è il suo passato, davvero burrascoso quasi impossibile da immaginare dalle prime pagine del romanzo, un passato che viene a galla solo dopo la sua morte.

“Chissà, magari non lo amava più, magari è per questo che non gli ha lasciato tutta l’eredità.”

Come potete immaginare una ragazza tanto popolare e altrettanto “odiata”, ha degli amici (se così vogliamo definirli). Conni, Albert, Frankie e Jim sono i compagni di viaggio di Kristina, quella comitiva di amici che ci ricorda tanto i protagonisti di Orange Country: tanto uniti, ma allo stesso tempo nemici. Questo gruppo di ragazzi che tra sport, lezioni, partite di basket e sfumature d’amore vivono ogni attimo della loro vita insieme, ma purtroppo come ben sapete mai nulla è come sembra. Jim e Kristina vivono una storia d’amore come Conni e Albert e anche se tutto sembra essere normale gli intrecci amorosi non mancano. La Simons però non è mai troppo frivola, infatti non sarà solo una storia di tradimenti amorosi, bensì una storia intrigante e ricca di mistero fino all’ultima parola.

«Raddrizza la tua vita» disse una vocina nella sua testa.

«Raddrizza la tua vita.»

È questo che mi terrorizza, pensò asciugandosi la faccia.

Non solo la morte. No, a terrorizzarmi è anche il futuro.

Nella vita di Kristina c’è qualcosa di oscuro e sin dalle prime pagine del romanzo ci viene trasmessa una voglia di cambiamento, emozioni forti che rendono il lettore sempre più curioso. La vita amorosa della protagonista è molto fragile ed è l’incontro con Spencer che dà la svolta definitiva al libro.

Spencer è l’uomo che più mi ha incuriosita in questo romanzo, un agente troppo deluso dalla sua vita ed eternamente solo. Conosce Kristina e insieme prendono una cioccolata calda. Da quel giorno Spencer non dimentica più il volto di quella splendida ragazza e la sua morte diventa per lui un chiodo fisso. La reazione degli amici totalmente indifferente – con nessuna presenza di dolore nei loro occhi e nelle loro azioni –  comincia a insospettire l’agente, il quale si mette alla ricerca della verità, scoprendo ogni sfaccettatura del passato di quella comitiva che nasconde tanto dolore.

La scrittrice è riuscita con questo romanzo ad accorpare un thriller con un poliziesco, riuscendo ad amalgamare perfettamente tutti gli elementi. Sicuramente Spencer è il personaggio che riesce a donare a questo romanzo una visione completa e a catturare sempre di più il lettore, grazie alla sua caparbietà e ai segreti che riesce a svelare.

Infine tornò a casa e fece una cosa che non faceva da quando Kristina era morta tre anni e mezzo prima: dormì per tutta la notte

Tanti sono i particolari che ho adorato in questo libro, ma la cosa che più mi ha colpita e addolorata allo  stesso tempo, è la descrizione di Albert, amico e amante di Kristina. Un uomo che mai nella vita vorrei incontrare, una persona capace di tutto pur di avere dei soldi cambiando anche la sua vera identità; un uomo che fino al momento prima di morire non ha ancora ben chiara la distruzione che ha creato attorno a sé, ma soprattutto un uomo ancora addolorato dalla sua infanzia.

“Ovvio. È l’unica famiglia che hai mai avuto, l’unica persona che ti voleva bene. […]  È qui che ti sbagli. Stai idealizzando il nostro rapporto. Sono orfano o te lo sei dimenticato?”

Non sapevo cosa aspettarmi da questo libro, il coinvolgimento emotivo che mi ha creato non è perfettamente descrivibile in parole. La storia non mi ha lasciato libera un attimo in questi giorni, non nego di aver sognato più volte i protagonisti di questo romanzo (motivo per il quale non leggo spesso i polizieschi).

Questo libro mi ha catturata, mi ha sconvolta, intrappolata e ancora non intende lasciare la mia mente. A volte mi ha commossa e sono quasi sicura, carissime lettrici, che tutte queste sensazioni le proverete anche voi.

Che dite se il 19 correte in libreria ad acquistare il libro per scoprire finalmente qual è la vera identità di Albert? Sono certa che la Simons non potrà deludervi.

Vi aspetto nei commenti, un forte abbraccio.

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Luisa