Buongiorno lettrici, sono Aurora e oggi vi parlo di “Girls” un romanzo della collana Up di Feltrinelli scritto da un’autrice svedese. Questa è una storia di formazione, allo stesso tempo dura e poetica che mi ha lasciato tanto su cui riflettere. Venite a scoprire perché.
“Ho una storia da raccontare, ma la mia storia non è per tutti. È un racconto per chi vuole vedere, per chi ha il coraggio di sollevare la lente d’ingrandimento davanti agli occhi e contemplare l’inimmaginabile.”
TITOLO: Girls
AUTRICE: Jessica Schiefauer
CASA EDITRICE: Feltrinelli UP
PREZZO: 13,00 euro
GENERE: Romanzo di formazione
TRAMA: Kim, Bella e Momo sono tre amiche di quattordici anni inseparabili. Durante una serata che hanno organizzato nella serra di Bella, assaggiano il nettare di un misterioso fiore e subiscono una trasformazione: i loro corpi perdono le dolci forme femminili e si tramutano in corpi maschili. Le tre amiche sono elettrizzate da questo cambiamento e corrono per la città non più oggetto delle attenzioni lascive dei maschi. Sono loro i maschi, adesso. Le tre ragazze per un po’ conducono una doppia vita: di giorno, in quanto femmine subiscono le attenzioni verbali e fisiche dei loro compagni di classe, mentre di notte trasformate in ragazzi entrano a fare parte di una gang di teppisti. Tuttavia, mentre Momo e Bella ben presto si stancano e abbandonano questo gioco, Kim ne è risucchiata. Le scorribande illegali sempre più folli e pericolose, e soprattutto Tony, il capo della banda, sono come una droga per lei. Il fiore però risente del continuo prelevo di nettare e deperisce e con esso l’amicizia delle tre ragazze. Fino a una conclusione insospettabile.
RECENSIONE
“Girls” è un libro intenso ed emozionale che esplora le sensazioni di tre adolescenti che devono fare a patti con le attenzioni volgari, e non richieste, dei loro coetanei. È un libro che mette a nudo la paura di crescere e di scoprire la propria sessualità.
“Le mie ore da ragazzo erano come pietre preziose, ognuna era cristallina, luminosa e scintillante. Le conservavo dietro le palpebre, sotto la pelle, me le trascinavo dietro come un giocattolo rumoroso che richiedeva attenzione.”
Kim, voce narrante e vera protagonista, è un personaggio davvero complesso che arriva al limite, si spezza e poi riscopre cosa vuol dire vivere. Nella prima parte del romanzo, l’amicizia con Momo e Bella la riempie ed è la sua unica fonte di felicità e svago, tuttavia dopo aver scoperto il nettare del fiore sconosciuto, Kim si rende conto che la sua nuova vita le calza meglio e le esperienze che le permette di fare la soddisfano in pieno. Non è più oggetto delle attenzioni maschili, non deve più nascondersi e essere marginale per sfuggire alle loro parole volgari, ma può essere sé stessa e provare cose che le erano sconosciute.
“Non lo tolleravo. Li odiavo. Avrei potuto sopportare qualsiasi cosa, qualunque umiliazione, se solo mi fossero state risparmiate quelle loro attenzioni. Le battute viscide, le mani calde, i sorrisi storti che nonostante tutto facevano breccia nell’anima, e poi il rifiuto, gli sputi, la prova di quanto fossimo deboli e disprezzabili.”
Il suo corpo maschile le piace, l’assenza di seno, i tratti marcati del viso, l’espressione sicura la fanno sentire bene. Ancor meglio, però, la fa sentire Tony, il ragazzo che hanno conosciuto una sera in un parco e che si era approcciato a loro, invitandole nel suo rifugio al limitare del bosco. Tony è un ragazzo particolare, i suoi penetranti occhi azzurro ghiaccio la spingono a cercare sempre la sua approvazione, il pericolo e l’adrenalina è il pane che lo spinge a commettere atti folli e senza senso, sempre più al limite.
“Forse nessuno mi aveva mai guardato così prima di allora. Mi sfidava. Sapevo di dovermi superare ogni volta per tenermelo. Ogni notte era una battaglia contro le mie stesse capacità.”
Tutto ciò spinge Kim a seguirlo; accontentarlo diventa la sua droga, l’adrenalina li unisce e la complicità tra loro diventa intensa e speciale, e si rafforza ancor di più quando Bella e Momo si stancano del gioco e li abbandonano. Il mondo di Kim si restringe a Tony e la notte diventa la sua droga, brama il nettare ogni giorno e perde sempre più la percezione della realtà, diventando dipendente dalla sua nuova identità e costruendo con lui un rapporto malato e folle.
“Non c’era avidità nelle sue mani, nessuna falsità nella voce, nessun desiderio di possesso negli occhi. Non c’era la sensazione che bramasse la mia parte più delicata, quella che ogni persona ha nel profondo, da trattare con estrema cautela. Non stavo partecipando a un gioco con regole decise da altri. No, era qualcosa di diverso, qualcosa che non avevo mai provato prima. Non mi spaventava. Lo capivo.”
Questo è un libro sulle difficoltà adolescenziali interiori: l’autostima, la sessualità, la crescita, l’identità di genere, l’accettazione delle conseguenze e l’accettazione di sé. Jessica Schiefauer riesce, con una scrittura pulita e spietata e un ritmo febbrile e concitato, a farci immergere nelle esperienze drammatiche vissute da queste tre ragazze.
“Mi spaventi, Kim. Stai diventando, non lo so, sembri a pezzi. Ti stai frantumando, lui ti sta facendo a pezzi. Tu ti stai facendo a pezzi. Ci sgretoliamo tutte e tre se non la smetti subito.”
Devo ammettere, care lettrici, che questo romanzo mi ha lasciato tanto, mi ha fatto pensare molto a quali sono i problemi che gli adolescenti, ma non solo, vivono in questa società e cosa siamo disposti a fare per l’accettazione. Un libro da leggere per avere una prospettiva diversa della società, un bel libro per la crescita personale.
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Baci,
Aurora
- 13,00 euro