Ciao a tutte ragazze, questo lunedì inauguriamo una nuova rubrica, “#5 tipi di..”, nella quale potrete trovare delle classifiche che, oltre a presentarvi fatti-persone-cose con cui tutti noi abbiamo avuto a che fare almeno una volta nella vita, spero vi facciano spuntare un bel sorriso! Siete curiose? Allora cominciamo subito!!
Il momento del “Back-to-school” non è mai facile: ognuno di noi non è mai davvero pronto a ricominciare con la routine (lezioni-studio-stress da esame). Ogni anno però, volenti o nolenti, ci troviamo a dover affrontare il fatidico momento del ritorno tra i banchi di scuola o – come nel mio caso- in ateneo universitario.
Se come me non sei più un’innocente matricola, potrai capire quanto sia dura la vita dello studente universitario, soprattutto grazie a diverse tipologie di persone che almeno una volta avrai senza dubbio incontrato durante il tuo percorso di studi.
Mi sento dunque di proporre qui una mia classifica (in ordine di importanza) delle cinque tipologie di persone che in questi anni mi è capitato di incontrare svariate volte, per trovare un po’ di conforto e vedere se anche a voi capita di incontrare soggetti davvero “sui generis”.
5. L’APPARENTE SECCHIONE
Questo individuo è caratterizzato da una duplice identità: apparentemente sembra essere un allievo modello, mai in ritardo (fuori dall’aula ore prima tanto da anticipare il custode) e sempre in prima fila, vestito con maglioncino tartan e sciarpina di seta (anche se è estate e fuori ci sono 40 gradi all’ombra), ma in realtà durante le lezioni pensa a tutto all’infuori di ciò che sta dicendo il prof. Insomma, un individuo tutto fumo e niente arrosto che, se per disgrazia ti capita di incrociare un attimo prima dell’esame, è capace di farti sentire la persona meno preparata dell’universo (grazie alle domande che si è preparato di notte, ma alle quali non sa rispondere nemmeno lui!)
L’apparente secchione è un individuo che vuole sempre passare come perfetto e si diverte ad usare paroloni giusto per non farti capire un’acca e farti venire mal di testa! Casualmente però quando lo incontri agli esami, non sempre fa figure eccezionali e lo riconosci perché pronuncia la frase tipica del vocabolario dell’apparente secchione :”Professore, mi ha fatto l’unica domanda alla quale non ero preparato!”
Da queste considerazioni possiamo capire come dei semplici occhiali e un maglioncino tartan non siano sufficienti per una brillante carriera universitaria.
4. IL DESPERADO
Avete mai misurato il tempo che noi ragazze impieghiamo per scegliere cosa mettere, specialmente per fare un esame universitario?
Personalmente impiego almeno un’ora davanti alle ante del mio armadio finendo sempre per dire la fatidica frase must di noi fanciulle: “Non ho nulla da mettermi!!”
Esistono invece persone che sembrano non pensare minimamente a come vestirsi per un esame e decidono di venire vestiti col pigiama o con un costume di Halloween probabilmente risalente ad un party degli anni ’70. Sono quelli che io nomino “desperados”, i quali arrivano in sede d’esame con delle occhiaie che assomigliano a degli scavi archeologici e coi capelli che sembrano aver fatto un bel tuffo nell’olio delle automobili.
A prima vista ti viene di provare pena e compassione ma riflettendoci, capisci che la loro è tutta una tattica che come fine ultimo ha quello di impietosire il prof in caso dovesse trovarli impreparati e soprattutto per mostrare quanto il loro studio sia stato matto e disperatissimo tanto da non aver lasciato loro neanche il tempo di fare un bagno.
3. LA TOP MODEL
La categoria opposta a quella sopra citata è composta da quelle ragazze che scambiano i corridoi dell’università per le passerelle della settimana della moda e dei più grandi eventi altolocati.
Queste fanciulle non sono difficili da riconoscere, anzi tutt’altro: hanno sempre gli occhiali da sole ( anche quando fuori piove e non c’è il minimo raggio di sole), le scarpe col tacco 12 e un outfit impeccabile ed elegantissimo che io indosserei esclusivamente nel caso fossi invitata sul red carpet del Festival del cinema di Venezia.
Diciamo che lo scopo della top model in università è quello di farsi notare in tutti i modi possibili, restando convinta che la gente possa davvero crederle quando alla domanda “Dove hai preso questa gonna?” lei risponde “Ma cosa? E’ la prima cianfrusaglia che ho trovato nell’armadio”.
2. IL METALLARO CONVINTO
Eccoci quasi arrivati in cima alla classifica, presentando la categoria dei “metallari convinti”, ovvero quegli individui che vengono a lezione vestiti di tessuti metallizzati, tutto sempre rigorosamente di un allegro color nero carbone. Se hai la fortuna di sederti di fianco a loro, ti accorgerai che se osi per sbaglio occupare un posto che avevano riservato in precedenza per un loro amico ti lanciano un’occhiata di cui si è in grado di vedere tutti i fulmini e le saette che escono fuori allegramente che sottintendono: “Hai capito che devi spostarti o hai bisogno dei sottotitoli?”
Certe volte ti accorgi però che sono più teneri di quello che sembra, quando scopri che tra una canzone dei Nirvana e una degli AC\DC nella loro playlist c’è spazio anche per una canzone dei Modà.
1. L’OPPORTUNISTA
Al primo posto di questa classifica non poteva che esserci lui, il ragazzo col quale non fai in tempo a parlare due minuti che diventa già il tuo migliore amico, incantandoti con frasi del tipo, “Se posso aiutarti con qualcosa dimmi pure, mi fa piacere”.
All’inizio ti sembra la persona migliore che tu avessi mai potuto incontrare in questo mondo, poi però scopri che quello ad avere sempre bisogno di qualcosa è lui e puntualmente, quando tu hai bisogno di un minimo favore, questo si volatilizza alla velocità della luce.
Mi rendo conto che questa categoria non appartiene solo al mondo universitario (anzi probabilmente è una categoria universale), però l’opportunista universitario lo riconosci perché parla sempre e solo di esami, lezioni, professori e libri da comprare.
Se dovesse mai capitarti di dire ad un individuo del genere una frase del tipo; “Se vuoi posso prestarti gli appunti della lezione in cui non c’eri”, ti ritroverai a dovergli fotografare tutto il tuo intero quaderno di appunti del corso (dato che lui alle lezioni non è mai realmente venuto).
E voi? Chi incontrate più frequentemente nel vostro ateneo? Fatemelo sapere scrivendo il numero nei commentii!
Un abbraccio,
Virginia