Ciao a tutte, ragazze! Buon mercoledì e ben tornate sul blog!
È mercoledì e, come ormai avrete capito, ogni mercoledì porta con sé una nuova recensione! Oggi vi parlerò di “Birthday girl” di Penelope Douglas, pubblicato in Italia dalla Newton Compton Editori. Se anche voi, come me, adorate Penelope Douglas e siete curiose di sapere di che cosa parla questo nuovo romanzo non vi resta che continuare a leggere! 😉
Titolo: Birthday Girl
Autore: Penelope Douglas
Data di Pubblicazione: 11 ottobre 2018
Casa Editrice: Newton Compton Editori
Prezzo Cartaceo: 14,90 €
Prezzo Ebook: 4,99 €
Genere: Romanzo rosa
Trama: Cosa succede quando una ragazza si innamora proprio dell’ultimo uomo al mondo che dovrebbe desiderare? Jordan non aveva un posto in cui andare quando Pike l’ha accolta in casa. E Pike è stato sempre gentile e premuroso. Per la prima volta dopo tanto tempo, lei si è sentita al sicuro. Jordan sa bene che lui, anche se non lo dice, vuole proteggerla. Lo vede nei suoi occhi la mattina, a colazione. E quando lui rientra, la sera, Jordan sente il cuore battere più forte. Ma sa che deve smetterla di pensare a lui. Perché Pike è libero, ma lei è impegnata. Pike l’ha accolta nella sua casa, cercando di rendersi utile. Ma non poteva immaginare che le cose sarebbero diventate così complicate. Pensa continuamente a lei e ogni volta che si incrociano in corridoio rimane senza fiato. Ma non può avvicinarsi, dovrebbe togliersi quel pensiero dalla testa. Eppure più passa il tempo e più Jordan diventa parte di lui. Una parte che non sarà mai libero di amare. Non perché ha solo diciannove anni. Ma perché è la ragazza di suo figlio.
Recensione
È una sera come tante altre per Jordan, la ragazza ha appena finito il suo turno al The Grounders, il bar dove lavora come barista, con due ore di anticipo e vorrebbe tornare a casa per godersi quel poco che ancora le resta del giorno del suo compleanno. Così, la giovane prova a mettersi in contatto con Cole, il suo ragazzo per fare in modo che lui vada a prenderla per portarla a casa, senza riuscirci. Dato che Cole è irraggiungibile, a Jordan non resta altra alternativa che quella di provare a ingannare l’attesa, ed è così che si ritrova allo spettacolo notturno dell’unico cinema della sua città, dove incontra per la prima volta Pike Lawson.
Jordan non ha la benché minima idea di chi sia quell’uomo più grande di lei, ma si sente subito in sintonia con lui, e finisce inevitabilmente per esserne attratta. E, per un attimo, si trova a contemplare l’idea di accettare il suo invito al cinema per il mese successivo. È un attimo fugace, un’idea che la ragazza è costretta a dover allontanare quando scopre che l’uomo da cui si è sentita attratta e con cui ha trascorso la sera del suo compleanno, altri non è che il padre del suo fidanzato.
Padre che, in seguito a un rapido susseguirsi di eventi sfortunati, offrirà ospitalità ai due giovani a patto che questi contribuiscano allo svolgimento delle mansioni domestiche.
Annuisco ma resto sulla porta, guardandola attraversare il soggiorno e sparire su per le scale. Sono sopraffatto da una strana sensazione mentre la guardo. Com’è con Cole? E come è lui con lei? La tratta bene?
La convivenza non è semplice. Se Jordan contribuisce volentieri e cerca in ogni modo di ripagare Pike per la sua ospitalità, lo stesso non vale per Cole. Cole è spesso assente, Jordan si trova a trascorrere molto tempo da sola con Pike, con il quale inizia a legare e per cui comincia a provare dei sentimenti. Sentimenti prontamente ricambiati, che l’uomo cerca di reprimere con tutte le sue forze. Se la differenza d’età non rappresenta un ostacolo insormontabile, il fatto che Jordan sia la fidanzata di Cole, invece costituisce un limite che Pike non può e non vuole superare.
Di riflesso faccio un passo indietro, ma non mi allontano troppo, perché mi tira a sé prendendomi per la vita e tenendomi il volto tra il pollice e le altre dita. Sussulto, travolta dalle sensazioni del suo corpo contro il mio, ma ho paura. Sembra così arrabbiato…
«No», ruggisce, mostrando i denti e guardandomi con furia negli occhi. «Lo capisci? Non succederà niente. Non avrai questo da me».
Il tema trattato nel romanzo in un primo momento mi era parso scontato e banale. Una ragazza più giovane che si innamora di un uomo con il doppio dei suoi anni? Non mi sembrava molto originale, ci basta pensare a “Scusa ma ti chiamo amore” di Federico Moccia per averne un esempio pratico concreto. Ad aggiungere un tocco di originalità è il fatto Pike sia il padre di Cole, fatto che aggiunge alla relazione che nasce tra l’uomo e la ragazza il fascino del proibito.
Rimango a bocca aperta. Voglio seguirla. Voglio chiarire le cose e spiegarle che mi sono sbagliato. Voglio parlarle a cuore aperto, ma… Non so. Questa è la seconda volta che litighiamo, e in entrambi i casi è stata colpa mia. Non dovremmo discutere così. Sono cose che fai con il tuo ragazzo. Non con suo padre. Perché sono questo per lei. Il padre del suo ragazzo. Niente di più.
Jordan è diversa dalle altre protagoniste di Penelope Douglas, è più femminile, per sua stessa ammissione una girly girl. È timida e riservata, ma non per questo meno forte e indipendente, a tratti anche molto audace. Dopo una vita trascorsa a lasciare che le persone la mettessero nell’angolo -il riferimento a “Dirty Dancing” non è casuale- la ragazza non è più disposta a lasciare che gli altri la mettano da parte e decide di lottare per conquistarsi il suo posto nel mondo in generale e accanto a Pike in modo particolare.
Soffio a occhi chiusi sulle candele ancora accese sul bancone, trattenendo il fiato ogni volta. Spero che domani sia un giorno migliore. È il mio desiderio preferito quando ho la mente sgombra e, giorno per giorno, faccio quello che posso per tramutarlo in realtà.
Pike, al contrario, mi è risultato quasi odioso. Indeciso, insicuro, a tratti immaturo, più che un uomo adulto che cerca di sopprimere i propri sentimenti, sembra quasi un’adolescente alla prima cotta, del tutto incapace di comprendere ciò che prova e per questo incline a scatti di ira e a manifestazioni di gelosia.
Sono distrutto dai sensi di colpa. Lei è di Cole. È lui che la bacia. Che la abbraccia e la fa sorridere. Non ho alcun diritto su di lei, e di sicuro non sono nella posizione di marcare il territorio, di dirle come si deve vestire o che lavoro deve fare. Continuo a sentirmi come quella sera al cinema. Lei è solo una giovane donna che ho incontrato e con cui ho chiacchierato con piacere, e questo è tutto. Una parte di me continua a sentirsi.
Diviso tra i sentimenti che prova per Jordan e il desiderio di preservare il rapporto con suo figlio, Pike si troverà a dover fare i conti con il timore di correre il rischio di perderli entrambi.
«Sapevo che eri da qualche parte», le dico, facendo un sorriso cupo. «Le ragazze, le donne con cui sono uscito, la madre di Cole… non ho mai voluto sposarle perché non erano quello che stavo cercando. Avevo iniziato a pensare che i miei standard fossero troppo alti, e che tu non esistessi».
Le metto una mano sulla nuca e le accarezzo la gola con il pollice.
«E a quanto pare la ragazza dei miei sogni appartiene all’unica persona al mondo che non potrei mai far soffrire».
E allora che cosa fare? Abbandonarsi alla passione o continuare a negare i sentimenti che prova per Jordan, nella speranza di riuscire a ricucire il rapporto con Cole?
Non resta altro che accendere una candela, chiudere gli occhi ed esprimere un desiderio, nella speranza che per una volta nella sua breve ma intensa vita, la festeggiata ottenga ciò che vuole.
«Posso farti un’altra domanda?», mi chiede.
«Spara».
«Perché lo fai?», e si volta a guardarmi.
«Che cosa?»
«Quella cosa. Chiudi gli occhi prima di spegnere una candela», mi spiega. «Ormai ti ho visto farlo un bel po’ di volte».
Alzo le spalle, non mi ero resa conto che se ne fosse accorto. Pensavo di essere diventata brava a farlo di corsa senza dare nell’occhio.
«Solo un vizio». Superiamo la zanzariera. «I desideri che si esprimono il giorno del compleanno non si avverano sempre, così non mi lascio sfuggire l’occasione ogni volta che spengo una candela».
E voi avete il libro? Che cosa ne pensate? Se vi fa piacere fatemelo sapere in un commento!😊
In ogni caso, spero che la recensione vi sia piaciuta.
Al prossimo mercoledì con una nuova recensione!
Vi abbraccio,
Ale! ♥️
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