“Shatter me” di Tahereh Mafi – Recensione

Review of: Shatter me
Book by:
Tahereh Mafi
Price:
5,99€

Reviewed by:
Rating:
4
On Febbraio 6, 2017
Last modified:Luglio 27, 2017

Summary:

In un mondo consumato e corroso dall'avidità e dal maltrattamento umani, Juliette scopre di possedere un potere che la isola dal resto del mondo: le basta un solo tocco per uccidere una persona. Viene rinchiusa in un manicomio, senza il minimo contatto esterno, per quasi un anno, finchè non incontra Adam: l'unico umano immune al suo drammatico potere.
La Restaurazione - partito militare e politico - capeggiata da Warner decide di sfruttare il suo potere per radere al suolo ciò che resta dell'umanità per ricostruire e rinnovare il mondo. Adam le promette, però, di salvarla dal male che le aspetta. Se non fosse che Warner non ha intenzione di rinunciare a lei per niente al mondo.

Ciao a tutte care amiche lettrici e ben ritrovate nuovamente con il nostro appuntamento abituale del lunedì. Oggi andiamo a ripescare una vecchia uscita piuttosto datata, ma che sentivamo l’esigenza di riportare qui sul blog, dal momento che è sicuramente un colosso del genere distopico.
Sto parlando del primo volume della trilogia Shatter Me” di Tahereh Mafi, che ha esordito nel mondo editoriale grazie alla casa editrice Rizzoli.

TITOLO: Shatter me
AUTRICE: Tahereh Mafi
GENERE: Young Adult distopico
CASA EDITRICE: Rizzoli
TRAMA: Sono 264 giorni che Juliette, 17 anni, vive segregata in una cella. Non ha contatti con il mondo esterno e nessuno può avvicinarla perché ha un potere terribile: se tocca una persona la uccide. L’organizzazione militarizzata che l’ha rinchiusa la considera un’arma grandiosa, ma per lei non è altro che una maledizione. Un giorno arriva Adam, a condividere la cella con lei. Juliette si tiene distante, non vuole fargli del male, ma quando lui la prende tra le braccia per consolarla, una notte che è in preda agli incubi, scopre che è immune al tocco di lei. Insieme si danno alla fuga. Per Juliette è un tentativo di ritrovare se stessa, di smettere i panni del mostro e fare i conti con il suo dono.

Recensione

Questo romanzo è stato davvero una grande scoperta. Nutrivo una certa curiosità nei confronti di quest’autrice già da diverso tempo, ma il mio non essere molto abituata a questo genere letterario mi ha portato a procrastinare diverse volte la lettura, finché non mi è stata proposta, ed io non ho potuto fare a meno di accettare al volo!
Sembrava essersi palesato il momento giusto per questo romanzo, e devo dire che ne sono rimasta davvero entusiasta.

Se dovessi analizzare la trama, vi direi che si presenta essere molto originale e dettagliata al punto giusto. Per quanto concerne l’ambientazione, ci ritroviamo in una versione futura del nostro pianeta, in cui l’inquinamento, i disastri ambientali e lo sfruttamento ecologico hanno portato il mondo a soffrire di una devastante carenza di risorse: piante, ortaggi, animali non riescono a sopravvivere, il ciclo della vita è stato drasticamente interrotto dall’abuso degli uomini.

Per ripristinare questo sistema fallimentare che sta portando il mondo a deteriorarsi completamente, viene istituita la Restaurazione, un partito politico militare che servendosi dell’abuso del potere, e soprattutto della violenza e della costrizione, sta lentamente reinventando il pianeta distruggendo quel poco che è rimasto: dai reperti archeologici e artistici fino alle lingue ufficialmente riconosciute. La Restaurazione intende ricostruire un mondo dal niente, e prima di ricostruire, c’è bisogno di radere al suolo quel poco che ne è rimasto.

 Proteste. Manifestazioni. Grida d’aiuto. Rivedo donne e bambini che muoiono di fame, case distrutte e rase al suolo, le campagne devastate dagli incendi, con i corpi putrefatti dei morti come unici frutti. Rivedo cadaveri cadaveri cadav

eri, e rosso e bordeaux e marrone, e il pianeta imbrattato della sfumatura più intensa del rossetto preferito di mia madre. La Restaurazione punta a imporsi come nuova forma di governo in tutte le comunità internazionali. Chissà cos’è successo alle persone che vedevo tutti i giorni. Cosa ne è stato delle loro abitazioni, dei loro genitori, dei loro figli. Chissà quanti di loro sono stati sepolti. Quanti di loro sono stati uccisi.

In questo scenario raccapricciante si svolge la storia di Juliette, una diciassettenne che si porta dietro un peso insostenibile: un terribile potere che in realtà non vorrebbe avere. Juliette uccide le persone servendosi di un solo tocco fugace, un minimo contatto che le basta per assorbire e prosciugare completamente la loro energia vitale, sottraendogli così la vita.

Ho cercato di diventare ciò che desideravano, giorno dopo giorno. Ho cercato di migliorare, sempre, ma non ho mai capito come fare. Solo ora so che gli scienziati si sbagliano. La terra è piatta. Lo so perché sono stata gettata oltre il ciglio, e ho trascorso diciassette anni sforzandomi di restare aggrappata. Per diciassette anni ho cercato di issarmi oltre quel ciglio, ma è quasi impossibile sconfiggere la forza di gravità quando non c’è nessuno disposto a darti una mano. Quando nessuno vuole correre il rischio di toccarti.

Dopo diversi spiacevoli eventi, e dopo una vera e propria tragedia, i genitori di Juliette decidono di rinunciare a lei, abbandonandola al suo destino senza alcun risentimento: viene catturata dalla Restaurazione e trascorre quasi un anno della sua vita imprigionata in una cella, senza il minimo contatto con gli umani e con il mondo esterno.
Finché un giorno non appare Adam: dal momento del loro incontro la vita di Juliette cambia radicalmente. Quel bellissimo ragazzo dagli occhi azzurri (come un tempo lo era il cielo), è immune al suo tocco, e dopo una vita di solitudine le farà scoprire il piacere più grande al mondo: il tocco, il conforto e il calore umano.

Il suo sguardo mi pietrifica. L’urgenza che leggo nei suoi occhi mi incendia le ossa.  Adam mi spinge contro uno dei pannelli, e intanto alcuni rivoli d’acqua si fanno strada sulla superficie lucida del suo viso. Le sue labbra le sue labbra le sue labbra le sue labbra le sue labbra I miei occhi sono sbarrati. Le mie gambe si sono guadagnate il diritto di tremare. La mia pelle brucia ovunque lui mi tocchi. 

Improvvisamente Juliette viene liberata da Warner, diciannovenne a capo della Restaurazione, che la ritiene essere una risorsa fondamentale che gli permetterà di vincere le sue battaglie. Trova affascinante il suo potere, il suo dono, la sua forza.

Mentre Adam spera di salvarla dal diventare un’arma letale e diventare così artefice della distruzione di ciò che è ancora al mondo, Warner non vede altro che i benefici che potrebbe trarre da lei.
Bramata, desiderata e ammirata – seppur per ragioni diverse – da entrambi i militari, forse quella che ritiene una maledizione potrà diventare un vero e proprio dono che le permetterà di sopravvivere alla devastazione commissionata da Warner.

Quello che più mi ha affascinata di questo romanzo è indubbiamente lo stile poetico e ipnotico, particolare e ricco di figure retoriche, come metafore e assonanze, ripetizioni della parola che hanno lo scopo di enfatizzare le sensazioni che prova la protagonista, numeri cardinali e non scritti per esteso, e persino il testo barrato, che rappresenta i pensieri più reconditi di Juliette, ma che cerca inconsciamente di nascondere.
Era come se attraverso tutti questi dettagli testuali, l’autrice volesse dar voce ancora di più alla storia, volesse esprimere fino all’ennesima potenza le emozioni, le paure e le angosce di Juliette.
Ho trovato lo stile della Mafi davvero unico nel suo genere, un affascinante connubio di poesia e matematica.
Insomma, uno stile così particolare può essere compreso solo se si decide di leggere il testo. Ci tengo a precisare che la particolarità del testo non influisce affatto con il ritmo, il coinvolgimento e la fluidità della narrazione, è uno stile ben appropriato alla storia, forma e contenuto vanno a braccetto.
I personaggi sono molto ben caratterizzati, tutti e tre carismatici: da Juliette, che è sicuramente la protagonista, fino al dolce Adam e al tenebroso Warner, che nonostante la sua lampante perfidia, sembra però nascondere un animo fragile.

Se non do il massimo dei voti a questo romanzo è perchè non essendo esperta di distopici non posso avere la certezza che quello che ho tra le mani sia un vero e proprio capolavoro. A me personalmente è piaciuto davvero tanto, ma non ho dei termini di paragone validi da indurmi ad affermare l’unicità e la meraviglia di questo romanzo.
Non ha lasciato quel segno indelebile, ma solo perchè faccio fatica io ad affezionarmi ad una storia di questo tipo, ma per forma, stile, originalità e coinvolgimento non posso che complimentarmi con l’autrice.

Se per caso avete già letto questo romanzo aspetto vostri commenti in merito, se non l’avete fatto e come me siete scettiche dal momento che appartiene a un genere di cui sappiamo poco, vi consiglio di tentare perchè è davvero un bel modo di approcciarci al mondo distopico!

Nel caso accetterete il mio consiglio, vi lascio il link QUI.

Alessia D.

In un mondo consumato e corroso dall'avidità e dal maltrattamento umani, Juliette scopre di possedere un potere che la isola dal resto del mondo: le basta un solo tocco per uccidere una persona. Viene rinchiusa in un manicomio, senza il minimo contatto esterno, per quasi un anno, finchè non incontra Adam: l'unico umano immune al suo drammatico potere. La Restaurazione - partito militare e politico - capeggiata da Warner decide di sfruttare il suo potere per radere al suolo ciò che resta dell'umanità per ricostruire e rinnovare il mondo. Adam le promette, però, di salvarla dal male che le aspetta. Se non fosse che Warner non ha intenzione di rinunciare a lei per niente al mondo.

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