Scala dei Turchi, una delle sette meraviglie del mondo

Ciao ragazze!

Non avete ancora deciso cosa visitare quest’estate? Se volete conciliare mare e cultura, in Sicilia la famosa Scala dei Turchi potrebbe essere la vostra futura meta.

Se siete curiose di sapere di cosa si tratta, continuate a leggere l’articolo!

Oggi ho deciso di parlarvi della Scala dei Turchi, patrimonio dell’Unesco e a mio parere uno dei luoghi più suggestivi di tutta l’Italia.

La Scala dei Turchi è una parete rocciosa che si erge a picco sul mare lungo la costa di Realmonte in provincia di Agrigento. Non è un’opera dell’uomo, ma una creazione della natura. Infatti per secoli e secoli vento e pioggia hanno scavato una gradinata naturale di marna bianca, roccia di origine calcarea e argillosa. Grazie alla forma ondulata e irregolare, gli scalini diventano sentieri che permettono di raggiungere la cima da cui ammirare il panorama.

Per arrivare alla sommità sono necessari circa 15 minuti a piedi. Da questa posizione potrete godervi uno spettacolo naturale di rara bellezza, ma soprattutto ammirare il forte contrasto tra il bianco della Scala dei Turchi e l’intenso azzurro del mare con tutte le sue sfumature.

Secondo una leggenda locale si deve il nome della scogliera ai pirati turchi che si arrampicavano sui gradini naturali per raggiungere la cima e saccheggiare così i villaggi circostanti.

La leggenda più famosa però è quella di “U Zitu a Zita” che racconta una storia d’amore tra Rosalia, figlia di un ricco signore e Peppe, un povero operaio. I due giovani si innamorarono perdutamente l’uno dell’altra, ma il loro amore fu subito ostacolato dal padre di Rosalia che non voleva per la figlia un povero operaio come marito. Poco dopo Rosalia fu rinchiusa in un monastero sempre per volere del padre. Di fronte a questa terribile notizia, i due giovani giurarono di rimanere uniti per la vita e per la morte. Così di nascosto una notte si recarono sulla Punta di Monte Rossello dove si gettarono nel vuoto. Proprio nel punto dove i due giovani misero fine alla loro vita, spuntarono due scogli.

Vi consiglio di visitare questo luogo durante la stagione primaverile quando il caldo è molto più sopportabile ed è meno faticoso affrontare il sentiero. Non dimenticate di indossare scarpe comode e di fare molta attenzione al sentiero tuttora non protetto da barriere.

Spero che questo articolo vi sia piaciuto!

Alla prossima,

Laura

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