“L’amore non è un gioco per ragazze perbene” di Tatulah Riley – Recensione

Book by:
Tatulah Riley
Price:
€16.00

Reviewed by:
Rating:
2
On Ottobre 11, 2016
Last modified:Ottobre 11, 2016

Summary:

Bernadette è una giornalista. Viene definita l'Incantauomini; infatti pur di ottenere le informazioni che le servono usa tutto il suo fascino per far cadere gli uomini ai suoi piedi.
Ma è un donna ferita. Proviene da un passato doloroso e senza amore e si trova a usare gli uomini per difendersi, per cercare di proteggersi.
Innamorata di un uomo fidanzato, nella sua vita piomba Ridley, disposto a conquistarla, tenendole comunque testa.
Abbandonerà l'etichetta che le è stata affibbiata, lasciandosi andare al vero amore?

Buongiorno bimbe <3

Eccoci con la recensione del martedì. Oggi vi parlerò del romanzo di Talulah Riley, “L’amore non è un gioco per ragazze perbene”, uscito il 15 settembre e firmato Feltrinelli. Venite con me a conoscere l’Incantauomini…

Titolo: L’amore non è un gioco per ragazze perbene

Autore: Tatulah Riley

Prezzo cartaceo: €16,00

Prezzo ebook: €9,99

Editore: Feltrinelli

Genere: Romanzo Contemporaneo

Trama: Si dice che le brave ragazze vadano in paradiso, mentre le altre vanno dappertutto.
Ne è convinta Bernadette St. John, giornalista di successo che ha costruito la propria notorietà grazie a una serie di spietate interviste a uomini famosi, messi implacabilmente a nudo dopo essere stati persuasi a confidarle le loro debolezze.
Tutti sanno chi è l’Incantauomini (questo il suo marchio di fabbrica, l’appellativo con cui firma le interviste): gli uomini ne sono attratti, le donne vorrebbero essere come lei. Ma ben pochi conoscono la vera Bernadette. Solo Tim Bazier, il suo agente, sa cosa si nasconde dietro alla maschera di donna inscalfibile dal look sempre impeccabile e alla moda.
Quando Tim annuncia il fidanzamento con Elizabeth, Bernadette è sconvolta: come può relegarla in secondo piano? Come può preferire una donna così insipida senza accorgersi che loro invece potrebbero essere la coppia perfetta, nel lavoro e nella vita?
Durante la festa di fidanzamento, Bernadette conosce Radley Blake, amico di Elizabeth e noto imprenditore nel campo delle biotecnologie. Decisa a far saltare il matrimonio, cerca di manipolarlo per i propri scopi, ma ben presto si renderà conto che il buon esito del piano non è affatto scontato.
Attrice di successo e acuta osservatrice di mode e tendenze contemporanee, Talulah Riley fotografa le dinamiche e le fragilità con cui le donne di oggi si accostano all’amore e si interroga su come possano conciliare femminismo e romanticismo, ed essere moderne, libere e indipendenti, ma anche capaci di continuare a credere nella grande magia dell’amore.

Il vero amore doveva per forza esistere, dato che molti ne avevano scritto, facendolo sembrare una cosa meravigliosa. Ed era vero: tutto era lecito in guerra e in amore. L’amore stesso spesso si trasformava in una guerra, ed era quindi impossibile agire sempre in modo irreprensibile.

Recensione

Avete mai perso la testa per una persona? Vi siete mai spinte fino al limite del possibile pur di conquistarla?

Bernadette, è una giornalista di successo che viene definita da tutti l’Incantauomini; il soprannome le viene affibbiato, perché per ottenere le informazioni preziose che le servono, usa il suo fascino per far cadere ai suoi piedi tutti gli uomini; ma solo di Tim è completamente, irrimediabilmente innamorata. Peccato che lui sia fidanzato; ma come ci si può aspettare da una donna caparbia, Bernadette non si scoraggerà tanto facilmente e utilizzerà tutti i mezzi necessari per arrivare al suo scopo.

La prima parte del libro non mi è piaciuta per niente. Il ritmo era molto lento, c’erano pagine di avvenimenti accaduti nel passato, a mio avviso irrilevanti per la storia. Ma soprattutto, la nostra Lei, ha un comportamento FOLLE, perché, ragazze, Bernadette non sembra avere filtri, tanto da risultare immatura; si spinge ad usare gli uomini, li illude senza un briciolo di rimorso, giustificandosi dietro al fatto che siano tutti uguali… degli stronzi senza cuore. Immaginate la mia faccia durante la lettura, ero allibita!

Fortunatamente il tutto viene spiegato. Capiamo che Bernadette non è così di natura, ma ha perso la fiducia nell’amore e negli uomini a causa del padre, un uomo meschino che la trattava sempre e solo male. Arrivava persino a misurarle con un righello le proporzioni del viso, per poi dirle che era brutta e che non sarebbe mai stata perfetta per nessuno. Ci rendiamo conto? Il padre è un pilastro fondamentale per una figlia, il suo bene non dovrebbe mancare mai.

Non si tratta tanto di ciò che penso, ma di come mi sento. A volte mi sento debole e vulnerabile, tutto a causa di ciò che mi è stato insegnato. Per quanto si provi a razionalizzarle, le emozioni possono avere il sopravvento sulla mente.

A cercare di farle cambiare idea, arriva Radley, in assoluto il mio personaggio preferito in questa storia, almeno la sua presenza nella storia mi ha fatto apprezzare il romanzo un pochino di più.
Lui è un uomo dolce, sa sempre tenere testa alla nostra Lei. Vede Bernadette nei momenti peggiori, nel suo stato più vulnerabile e cerca comunque di sostenerla, ma non le permette di trattarlo alla stregua di tutti gli altri. Questa cosa mi è piaciuta molto. Ridley la conquista, la ascolta, la sprona a diventare una donna migliore.

Tra alti e bassi, situazioni imbarazzanti e tira e molla, la storia si svolge senza intoppi, mi è sembrata molto simile ad una commedia americana.
Posso dirvi che la seconda parte mi ha preso molto di più, rispetto alla prima, ma la storia non è riuscita, nel suo complesso, a catturare tutta la mia attenzione o a farmi provare delle emozioni. È un grande peccato, perché Bernadette è una donna forte e fragile allo stesso tempo. Questo suo modo di essere poteva rispecchiare molte di noi, le innumerevoli donne piene di insicurezze (io sono la prima, non preoccupatevi), ma il tutto viene sviluppato male a mio avviso: troppe scene irreali, troppi tira e molla inutili.

Vogliamo infine parlare del finale? Un finale decente per me è importantissimo, se non fondamentale. Qui l’autrice è stata frettolosa, ci lascia con un pugno di mosche in mano. Già abbiamo sopportato per 200 pagine Bernadette, mettici un finale come si deve per lo meno!!! Non chiediamo tanto, suvvia.

Per questo ragazze non sarò molto generosa con le stelline, ma vi posso assicurare che è stata dura terminare questa lettura perché, a parte il protagonista maschile, la storia non mi ha lasciato nulla.

“Io riuscirò ad averti,” scandì abbastanza piano da non farsi sentire da Tim. “E voglio che tu lo sappia: voglio che sia l’unica cosa a cui riesci a pensare”.

Quindi ragazze, che dire… se volete gettarvi comunque in questa storia, armatevi di molta pazienza, ma proprio tanta.

Spero arrivi presto un romanzo che mi rapisca a dovere.

Vi aspetto sempre qua,
un bacione

Erica

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