“Il quaderno dell’amore perduto” di Valérie Perrin – Recensione

book by:
Valérie Perrin
Price:
16.90

Reviewed by:
Rating:
5
On Ottobre 22, 2016
Last modified:Gennaio 29, 2017

Summary:

Justine, ascolta la vita dei suoi pazienti fino a sognare qualcosa di molto simile per la sua vita.
Scrive, su uno splendido quaderno azzurro, la vita della sua paziente preferita, Héléne, così da salvarne ogni singolo ricordo; è appassionata ad ogni dettaglio, desidera quell'amore raccontato come fosse suo. Un giorno sarà costretta ad aprire gli occhi verso qualcosa di più reale, è ora di sperimentare l’amore sulla propria pelle. Troverà il coraggio d’impugnare la penna per scrivere il proprio destino?

Buon sabato fanciulle, sono Luisa – una delle new entry del blog – e mi occuperò di recensire gli ultimi libri in uscita!

Oggi vi voglio parlare di un libro che mi ha commosso, mi ha fatto riflettere, ma soprattutto mi ha insegnato quali sono le sfumature dell’amore.

L’autrice di questo splendido romanzo è Valérie Perrin, una donna che lavora da sempre nel mondo dell’arte, una donna estremamente curiosa, attenta alle piccole cose che rendono speciale la vita; ed è grazie al “Quaderno dell’amore perduto”che riesce a cogliere la vera essenza delle persone, a raccontare cose che gli altri non riuscivano a vedere.

“È come se il mio viso non avesse ancora scelto, come se non avesse ancora finito di disegnarli. Mi ripeto che ciò che non trovo attraente in me un giorno piacerà a qualcuno. A qualcuno che mi amerà e che diventerà il mio pittore. Sarà lui a continuare il disegno. A trasformare uno schizzo in un capolavoro grazie a una grande storia d’amore. Ciascuno di noi è un Michelangelo di qualcun altro. Il problema è che bisogna trovarsi”

 Avete mai pensato all’amore che c’è in una carezza di una nonna, di un genitore o in un bacio del proprio ragazzo o del proprio fratellino? Allora adesso aprite la vostra finestra, guardate il cielo e riflettete… così tutto, vi sarà più chiaro.

Titolo: Il quaderno dell’amore perduto

Autore: Perrin Valerie

Collana: Narrativa Nord

Dettagli: 348 pagine

Trama: La vita di Justine è un libro le cui pagine sono l’una uguale all’altra. Segnata dalla morte dei genitori, ha scelto di vivere a Milly – un paesino di cinquecento anime nel cuore della Francia – e di rifugiarsi in un lavoro sicuro come assistente in una casa di riposo. Ed è proprio lì, alle Ortensie, che Justine conosce Hélène. Arrivata al capitolo conclusivo di un’esistenza affrontata con passione e coraggio, Hélène racconta a Justine la storia del suo grande amore, un amore spezzato dalla furia della guerra e nutrito dalla forza della speranza. Per Justine, salvare quei ricordi – quell’amore – dalle nebbie del tempo diventa quasi una missione. Così compra un quaderno azzurro in cui riporta ogni parola di Hélène e, mentre le pagine si riempiono del passato, Justine inizia a guardare al presente con occhi diversi. Forse il tempo di ascoltare i racconti degli altri è finito, ed è ora di sperimentare l’amore sulla propria pelle. Ma troverà il coraggio d’impugnare la penna per scrivere il proprio destino?

La mia recensione

Lettrici, immaginate la Francia – quel paese che ricordiamo tutti per la splendida Parigi, ma non è forse, la France, le coeurdu monde? Tutto può affascinarci… la musica, il nettare del vino, la Tour Eiffel, le cene a lume di candela; ma abbiamo mai pensato ai piccoli paesi francesi nei tempi di guerra?

Grazie ai racconti di Justine, ragazza di soli 21 anni che lavora presso una casa di riposo del suo piccolo paese Milly, nel quale si è rifugiata dopo la tragica morte dei suoi genitori, possiamo perderci nel doloroso e sublime mondo francese attraverso una narrazione dolce amara, che parla di guerra, deportazioni, l’innamoramento prima della guerra, la separazione; ma soprattutto lo smarrimento, l’annientamento delle identità culturale, la tragedia dei cari deportati, l’angoscia per l’amore scomparso, le sorti incerte ancora per gli anni a venire.

Un’opera con personaggi e luoghi verosimili, che urla una grande verità, ossia che l’amore anche in tempi di guerra esiste e grazie ad esso si sopravvive.

Héléne, all’età di ormai 96 anni, dopo aver vissuto la guerra si ritrova a Milly nella casa di riposo “le Ortensie”: è lei la vera protagonista del famoso quaderno di Justine, “La donna della spiaggia”. Era una semplice donna, figlia di sarti e nulla la faceva soffrire, ma ogni giorno pregava il Signore affinché riuscisse ad imparare a leggere. Justine ci racconta del giorno in cui Héléne nasce per la seconda volta, il giorno in cui, nel 1933 poco prima dell’estate, ha incontrato Lucien Perrin, lui l’uomo che le ha cambiato la vita, che le ha fatto credere nelle sue qualità, ma soprattutto l’uomo che ha realizzato le sue preghiere e che si è conquistato il suo amore.

 “Non c’è lettura che la intristisca. Ogni parola è una sorsata di calore che la inebria di gioia. Prima d’imparare a leggere… aveva sempre la sensazione di rimanere alla superficie delle cose, delle persone. Leggendo, invece addenta un frutto desiderato per anni, sente finalmente il suo dolce nettare colarle in bocca, sulle labbra, sulle dita”

L’autrice ci ha resi partecipi di un amore straziante, di un amore che riesce a durare per sempre solo se ci credi realmente; Héléne e Lucien sono stati divisi dalla guerra, per tanti, troppi anni, ma lei – la donna che non sapeva realmente di amarlo – ha sempre saputo che un giorno sarebbe tornato.

Ragazze questo romanzo non termina assolutamente qui!

Cosa pensate che una ragazza di 21 anni nel XXI sec. debba fare?

Io credo che dovrebbe vivere eternamente con il sorriso sulle labbra, ma purtroppo Justine si è caricata di grossi segreti della sua famiglia solo per proteggere il suo fratellino. Vive una vita molto statica, è felice di scrivere i racconti della vita di Héléne solo per il suo giovane nipote, ma intanto vuole capire cosa è accaduto alla sua famiglia e soprattutto perché i propri nonni non fanno altro che “sopravvivere”, leggendo nei loro volti una tristezza che va oltre la perdita di due figli.  Tutto questo però non la rende felice, vorrebbe trovare l’amore dei suoi sogni, proprio come quello che hanno vissuto i suoi pazienti, spera, pensa e sogna… ma non riesce ad accorgersi che c’è qualcuno nella sua vita che le presta attenzione, tiene ai suoi racconti e ricorda ogni singolo istante vissuto con lei. Fino a che un evento, che le sconvolge la vita, non le farà aprire gli occhi.

“Non aveva ancora detto una parola. E nemmeno io…Era la prima volta che manifestavo un proposito su qualcuno che esistedavvero. Ha preso il ciondolo del gabbiano tra le dita e mi ha baciata sui capelli. Come il giorno…”

L’amore, quello puro, malato, l’amore innocente, egoista; questo e tanto altro nel romanzo che tutte voi un giorno o l’altro dovreste leggere. Non è una lettura semplice ma fa riflettere, e molto direi; non è un libro da “sotto l’ombrellone” ma potrei dire che è un reale romanzo autunnale.

Insomma ragazze ora chiudete la finestra, correte in libreria e sotto un bella coperta cominciate questa splendida lettura! Ve la consiglio assolutamente 🙂

Fatemi sapere se la recensione vi è piaciuta, ma soprattutto quanto siete convinte che ne valga la pena di leggere “Il quaderno dell’amore perduto”.

Alla prossima recensione,

compra il libro QUI

Luisa.

 

 

 

 

Justine, ascolta la vita dei suoi pazienti fino a sognare qualcosa di molto simile per la sua vita. Scrive, su uno splendido quaderno azzurro, la vita della sua paziente preferita, Héléne, così da salvarne ogni singolo ricordo; è appassionata ad ogni dettaglio, desidera quell'amore raccontato come fosse suo. Un giorno sarà costretta ad aprire gli occhi verso qualcosa di più reale, è ora di sperimentare l’amore sulla propria pelle. Troverà il coraggio d’impugnare la penna per scrivere il proprio destino?

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