“Due cuori a Parigi” di Carloine Vermalle – Recensione

Book by:
Caroline Vermalle
Price:
15,00

Reviewed by:
Rating:
4
On Novembre 18, 2016
Last modified:Novembre 19, 2016

Summary:

Guillaume e Edie, protagonisti di questo romanzo, hanno nostalgia della Parigi poetica e affascinante. Riusciranno, grazie al loro amore, ad ammirare nuovamente questa splendida città con occhi diversi, riscoprendone la vera essenza?

Ciao ragazze e buon sabato, il fine settimana è finalmente arrivato e così abbiamo un po’ di tempo da dedicare a noi stesse, ai nostri pensieri e ai nostri AMORI!!! Ovviamente parlando d’amore come non potrei pensare ai libri?

Vorrei che,insieme a me, riusciate ad immergervi in una storia ricca di sentimenti. Provate ad immaginare quale possa essere l’ambientazione perfetta? Se siete curiose di scoprirlo continuate a leggere e capirete…

 “…basta avere fiducia e perderci insieme, senza prove, senza garanzie. Solo così si prende il meglio, avrebbe detto mia nonna. Pensiero dopo pensiero, passo dopo passo, sono arrivato alla Tour Eiffel”

“…mi ha stretto di più la mano, e in quell’istante ho giurato che ‘avrei amata a dispetto di tutto e tutti, perché questo il paradiso non avrebbe potuto portarcelo via”

Titolo: Due cuori a Parigi

Autore: Caroline Vermalle

Genere: Narrativa

Lunghezza stampa: 240

Editore: Feltrinelli Editore (20 ottobre 2016)

TRAMA:“Avremo sempre Parigi,” dice Humphrey Bogart a Ingrid Bergman in “Casablanca”.
È il fascino della capitale francese, con il suo eterno romanticismo. Ma essere all’altezza del mito non è facile.
È ciò che imparano, loro malgrado, Guillaume – guida turistica professionista e aspirante scrittore – e gli altri impiegati dell’agenzia di viaggi “I love Paris”, sull’orlo del fallimento. Il motivo? La sindrome di Parigi, una sorta di depressione che colpisce i turisti stranieri quando si accorgono che la città che avevano tanto idealizzato non corrisponde alle loro aspettative.
A tenere alto l’umore solo un gruppo ristretto di amici, tra cui la ribelle ed eccentrica Edie.
Quando la ragazza annuncia di volersi trasferire a New York, a Guillaume crolla il mondo addosso. Perché, dopo anni di innocente complicità, scopre di non poter vivere senza di lei, e non per questioni di amicizia.
Ignara di tutto, Edie decide di tentare un’estrema mossa per salvare “I love Paris” prima della partenza: convincere una celebre blogger giapponese che Parigi ha davvero un cuore magico e pulsante, mettendo in scena per lei una vera e propria “Vie en rose”. E, per romanzare la realtà, quale complice migliore di Guillaume, l’aspirante scrittore?
Mentre l’impavido manipolo di amici trasforma la città in un teatro a cielo aperto, Guillaume scoprirà che, così come un vecchio amico può ancora sorprenderci, anche Parigi ha sempre qualche asso nella manica. E tra catastrofi ed epifanie, separazioni e ricongiungimenti, troverà infine ciò che tanti hanno solo sognato: il cuore di Parigi.

Recensione

Il libro di cui vi parlo è “Due cuori a Parigi” di Caroline Vermalle autrice dedita alla scrittura, una vera amante dell’avventura, dei viaggi e della cultura, il tutto riassunto nei suoi romanzi.

Questa lettura è molto leggera. Una di quelle da gustare in quelle sere invernali, in cui abbiamo molto bisogno di essere coccolati dal calore di una dolce storia d’amore.

Parigi, l’ambientazione di questo libro, è raccontata nei minimi dettagli, attraverso gli occhi di un uomo, che ci vive da troppo tempo, che prova rancore verso le strade parigine, ma soprattutto è estremamente dispiaciuto quando i turisti, carichi di aspettative, arrivano nella bella Parigi e non trovano nulla di ciò che pensavano.

Parigi è una città idilliaca per i turisti che vi sono solo di passaggio, ma tra questi c’è chi ha deciso di vivere un’intera vita di illusioni e ci è andato a vivere. Leggendo questo romanzo ho imparato ad immaginare lo charme dei bar con piccoli tavoli, dove l’ideale sarebbe condividere un attimo di magia insieme ai violinisti e alle donne che, con estrema eleganza, sorseggiano il loro caffè; ma purtroppo, mi sono dovuta ricredere vedendo questi luoghi ridursi in semplici posti dove il caos regna sovrano.

L’artista di strada che suona la fisarmonica? È solo quel rumore in più, tra schiamazzi di ragazzi troppo vivaci e il continuo vociare delle persone che vivono la loro vita freneticamente.

Forse dobbiamo dimenticare la Parigi città romantica raccontata solo nei film!

“Si resta giusto quel tanto che basta per andare subito al sodo, arrivare dritti al cuore della città, nel luogo così autenticamente parigino che, una volta visto, è possibile dare a Parigi del tu come a una vecchia amica. Il cuore di Parigi? Dove si trova? Non lo so.”

Guillaume, “eroe” e narratore di questa storia, è un protagonista che va oltre gli stereotipi a cui siamo abituate nei nostri romanzi rosa. Un uomo abitudinario che indossa sempre il suo solito maglioncino di cachemire grigio, e che non ha assolutamente paura di invecchiare. Guillaume Degénicour è una persona che si destreggia in maniera spericolata tra i vari eventi, conosce ben sei lingue e da troppi anni lavora come guida turistica, un lavoro che inizialmente doveva essere un ripiego ma che a 36 anni continua a svolgere con estremo rigore. Nel tempo libero si diletta a scrivere della sua Parigi malinconica, non si reputa un vero scrittore, nonostante abbia tutte le carte in regola per esserlo.

Avete notato come l’ho definito? “Eroe”, non perché compia particolari e straordinari atti di coraggio, ma semplicemente perché nel romanzo abbiamo il piacere di immaginare una meravigliosa “eroina” che apparentemente sembra non giocare un ruolo importante. Edie è la donna di cui vi parlo, anch’essa una protagonista  fuori dal comune, vive una vita molto regolare lavorando nell’agenzia “I LOVE PARIS” nella quale lavora anche Guillaume, e anche lei purtroppo non nutre più nessuna speranza nella sua città.

Anche lei è bella, più bella del solito. Forse dipende dal sole. Oppure da me. Ma prima di riuscire a trovare la ragione della nuova luce sul viso di Edie […] Paris Syndrome. There you are!!!

La Vermalle racconta la storia dando molta importanza ai pensieri e ai sentimenti dei protagonisti, definirei questa scrittrice una “penna pacata”, riesce a mantenere per l’intero romanzo un ritmo molto cadenzato, caratteristica che inizialmente non mi ha fatto impazzire, ammetto che per iniziare a carburare e a capire la storia ho impiegato un po’. Insomma potrei dire che non è un romanzo che ho amato sin da subito, ma l’autrice è riuscita a dare il giusto valore a vicende del tutto normali racchiudendo in sé una storia d’amore splendida con tratti del tutto reali e moderni, tali da far avvicinare maggiormente il lettore agli animi dei protagonisti. Leggere di un amore che nasce così inaspettatamente ha reso questa lettura speciale.

Guillaume con semplici gesti e parole è riuscito a trasmettere quanto possa essere difficile dichiarare il proprio amore e Edie, attraverso il suo temperamento apparentemente forte, ha fatto intendere quanto spesso la paura possa prendere il sopravvento.

“Rivedo Edie- ieri, due giorni fa e le migliaia di volte che siamo stati insieme… È come se giorno dopo giorno la nostra amicizia avesse tracciato linee, segmenti e punti e oggi, dopo vent’anni faccio qualche passo indietro e finalmente vedo, rischiarato da trentasei candeline, un disegno nuovo eppure così familiare. È bellissimo bisogna solo aggiungere i colori.”

Guillaume e Edie hanno in comune la nostalgia della vecchia Parigi e insieme ad altri cooprotagonisti vogliono intervenire per salvare l’agenzia di viaggio. Con duro lavoro dipingono Parigi come una città poetica, affascinante, attraente, incantevole e ricca di ispirazione tutto ciò per superare la “sindrome di Parigi”, una malattia che mostra ai turisti una semplice e scarna città non corrispondendo alle elevate aspettative.

“Non credo più a Parigi da un pezzo e mi sento un’ipocrita. Venite, visitate la nostra meravigliosa città, the city of light, bla bla bla. E intanto per me è diventata sempre più…[…]Parigi è così…non so…così fiacca. Non ha più ritmo, è diventata…inerte”

La vera domanda che dovreste porvi è se i due protagonisti riusciranno nella loro missione, ma soprattutto se reinventando Parigi, riusciranno a capire quanto sia vero il loro amore. Vi arrabbierete per qualche particolare che manca o che passa inosservato, ma ad ogni modo i dettagli che contano son descritti tutti con estrema cura.

Due cuori a Parigi mi ha reso riflessiva, forse perché non posso esser definita un’inguaribile romantica, amo i sentimenti veri proprio come quelli presenti in questo libro. Grazie a Caroline Vermalle ho il desiderio di visitare Parigi, una meta che mai avrei detto potesse rientrare nella lunga lista dei “viaggi che prima o poi dovrò fare”, ma sono proprio curiosa di scoprire cosa possano raccontarmi i vicoli e le stradine della dolce e immensamente malinconica città.

“Bisogna prendere le cose come vengono, solo così si ottiene il meglio. Abbi fiducia nel cammino davanti a te”

Fanciulle, romantiche e non, penso sia giunta l’ora di scoprire il vero finale di questo libro e correre nella vostra agenzia viaggi ad acquistare anche un bel biglietto per Parigi.

Fatemi sapere quanto vi piace la città dell’amore o quanto desiderate visitarla!!!

Abbracci Luisa

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Guillaume e Edie, protagonisti di questo romanzo, hanno nostalgia della Parigi poetica e affascinante. Riusciranno, grazie al loro amore, ad ammirare nuovamente questa splendida città con occhi diversi, riscoprendone la vera essenza?

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