“Amore senza limite” di Jay Crownover

Ciao mie care amiche lettrici!

Eccoci di nuovo con una nuova recensione targata Crownover, e sono del tutto certa che la conoscerete, soprattutto se amate le storie con personaggi maschili rudi, ribelli, sexy e tatuati!

Infatti conosciamo Jay Crownover grazie alla sua strabiliante serie edita Newton Compton intitolata The Tattoo Series che ci offre come protagonisti un incredibile gruppo di bellissimi ragazzi tatuati, che imparano ad amare grazie a tenaci e a sensazionali ragazze che riescono finalmente ad entrare nei loro cuori e a fargli comprendere che una donna, oltre che portarla a letto, la si può anche amare perdutamente.
Ed è perdutamente che si innamorano tutti i protagonisti della Crownover, così come noi ci innamoriamo perdutamente delle sue storie sempre appartenenti al genere New Adult.

Con la sua nuova serie Saints of Denver, però, questa strabiliante autrice tatuata ci offre un romanzo che seppur mantenendo intatti ambientazioni e alcuni personaggi secondari, si discosta dal genere cui era sempre solita seguire per offrirci un’indimenticabile storia d’amore che ha come protagonisti personaggi di uno spessore e un approfondimento psicologico molto più introspettivo e maturo, dal momento che Sayer e Zeb hanno qualche anno in più ai personaggi che abbiamo imparato a conoscere e ad amare nei suoi romanzi precedenti.

Amore senza limite è il primo romanzo della serie pubblicata lo scorso 23 Giugno dalla casa editrice Harper Collins, a cui seguirà Amore senza regole.

Titolo: Amore senza limite
Autore: Jay Crownover
Serie:  #1 Saint of Denver
Editore: Harper Collins Italia
Data:  23 giugno 2016
Genere: Contemporary romance
Prezzo: eBook 6,99€
Trama: Sayer Cole e Zeb Fuller non potrebbero essere più diversi tra loro. Lei è un tipo da country club e ristoranti esclusivi, lui ha un passato da galeotto; lei passa le sue giornate a dibattere in tribunale, lui si sporca le mani nella sua impresa edile; lei è pura seta, lui è ruvido denim. Eppure, non appena Zeb posa gli occhi su quella bionda regina di ghiaccio, decide che deve averla a qualsiasi costo. Nonostante l’evidente attrazione reciproca, Sayer però respinge ogni tentativo di seduzione, incapace di credere che un uomo così istintivo e virile possa interessarsi a una maniaca del controllo come lei. Ma quando Zeb ha bisogno della sua abilità di avvocato per sciogliere un nodo doloroso del passato, Sayer accetta di aiutarlo. E mentre lottano insieme in una battaglia che coinvolge il loro futuro e molto di più, lei capisce che solo il calore di quell’uomo potrà sciogliere la gelida gabbia che la tiene prigioniera.

Sayer non è nuova dell’ambiente: chi ha già letto i romanzi della serie Tattoo, saprà che è la sorella appena ritrovata di Rowdy, mentre Zeb è colui a cui è stato affidato il compito da parte dei ragazzi dello studio di tatuaggi di ristrutturare il nuovo spazio in cui apriranno un nuovo salone. Due destini che si incrociano per caso a cui Jay ha voluto regalare una storia d’amore, di redenzione, di passione e di coraggio.

Come vi ho già accennato prima, i protagonisti di questo primo capitolo di quella che immagino sarà una serie molto avvincente, attraente e coinvolgente, sono più adulti rispetto ai personaggi già incontrati nei romanzi nati dall’abile penna della Crownover. Difatti Sayer Cole è una giovane donna di ventotto anni con un bagaglio di emozioni e un passato così burrascoso da farla apparire ancora più grande di quello che è in realtà, e Zebulon Fuller con il suo passato da galeotto, la sua esperienza in carcere e la sua attività di costruttore, sembra nascondere tra tutti quei tatuaggi e quella barba incolta un passato più lungo di quello che ha potuto vivere, vista l’intensità del dolore che cela dietro la sua corazza fatta di ribellione, rigidità e mistero. Entrambi sembrano così inaccessibili, protetti da un’invalicabile muraglia, eppure basterà un semplice gioco di sguardi accompagnato da una breve ma intensa chiacchierata per far vacillare quei mattoni fino ad allora resistenti, che da un momento all’altro si troveranno in un precario equilibrio, a cui basterebbe un soffio per annientare quella maschera di freddezza e insensibilità che si ostinano ad indossare. Una sera, una sola, e sembra proprio che il loro destino sia già deciso.

Due poli opposti, il sole e la luna, il gelo e il caldo torrido. Così diversi, così distanti, eppure basta poco per unire le loro strade. Un avvocato nata e cresciuta nel lusso, e un ex carcerato che si sporca le mani di cemento. Eppure è inarrestabile e irrefrenabile la passione che scatta immediatamente tra i due, già dal primo incontro.

Sayer e Zeb si incontrano per la prima volta in un bar, e quando Sayer scopre che quello che ha davanti oltre che essere un affascinante e seducente adone è anche un abile e bravissimo gestore di un’impresa di costruzione edile, decide subito di affidare a lui la ristrutturazione della sua nuova casa, non solo perchè si fida degli elogi di Rowdy, ma perchè c’è qualcosa in quell’uomo misterioso che la cattura sin da subito. Nonostante la professione che svolge, quando Zeb le rivela apertamente di essere un ex detenuto, lei non si lascia impressionare, e liquida la questione con un semplice “Vivo la situazione dall’interno, so che a volte il sistema sbaglia”. Non dimostra alcuna forma di pregiudizio nei confronti di Zeb, nè resistenza, nè scetticismo. E Zeb non può che rimanere affascinato da questa elegante e bellissima donna dalla chioma bionda e dagli occhi di ghiaccio, così imperturbabile, così irraggiungibile.

Sayer, chi conosce Rowdy lo sa, è figlia di un padre prepotente, autoritario, freddo e distaccato, che non ha mai dimostrato la minima attenzione o la minima cura nei confronti di sua figlia, e nemmeno il minimo rispetto nei confronti della madre, che sconfitta e stanca di subire, decide di togliersi la vita.

Come si può entrare in un cuore così ferito? In un animo così deluso? Come può una donna, tradita dal suo primo uomo, da suo padre, poter credere nell’amore? Eppure, contro ogni aspettativa, Sayer si sentirà presto legata a quell’animo nobile, che seppur nascosto, sale in superficie e si affaccia dagli occhi di Zeb. Degli occhi così simili ai suoi, che parlano di dolore, rassegnazione, ma poi dopo il loro incontro, anche di speranza.

E Sayer non si tirerà certo indietro dallo stargli accanto in un momento delicato, prestandosi come suo avvocato, difendendolo e standogli accanto. Ciò che li legherà nel tempo sarà più resistente di qualsiasi muro alzato da Zeb, sia quelli astratti, che quelli veri, vista la sua professione. In un momento in cui sembra proprio che il fato voglia mischiare le carte in tavola, Zeb ha bisogno di Say, e non solo come avvocato.

«È solo che il mio mondo è improvvisamente diventato molto più complicato, e tu sei l’unica che può renderlo più gestibile. Ho bisogno di te.»

La passione rovente si percepisce sin dalla prima pagina. Lei è il controllo, lui la passione. Lei è una brezza fresca, lui un tornado. Lei una pioggia autunnale, lui un temporale estivo. Ciò che è diverso, in realtà si cerca… e si completa.

Dio, c’era qualcosa di così innegabilmente sexy in un uomo che sapeva lavorare con le mani. Qualcosa che risvegliava e faceva ansimare ogni mia parte femminile, sapendo che poteva rompere le cose con la sua forza bruta, e poi aggiustarle con quelle stesse mani.

Ed è con la sua forza che Zed abbatterà tutti i muri di Say, con la sua tenacia che riuscirà a distruggere il suo dolore, e sarà proprio dove le sue mani lasceranno una carezza, che Say si sentirà di nuovo viva, protetta, serena… amata.

Cosa dire, ragazze mie, ho letto la Tattoo Series, sono romanzi coinvolgenti e scorrevoli impreziositi da personaggi niente male, ma questa storia mi ha rapita. Spesso nella Crownover trovavo sempre un difetto ben preciso: un’allungare il brodo che evinceva da alcune scene alle volte troppo lunghe, in cui non c’era niente di realmente significativo, che facevano calare di parecchio l’attenzione per poi riaccenderla solo nei momenti clou. Ebbene, in questo nuovo piccolo gioiellino non ho riscontrato questo difetto, che parliamoci chiaro, è comune a molti autrici. Del resto se un romanzo dovesse essere sviluppato solo in macro sequenze avvincenti, come l’incipit, lo svolgimento delle peripezie e il finale, avremo dei romanzi molto brevi e spiccioli, sicuramente travolgenti come una valanga, ma sarebbero così rapidi da non avere il tempo di affezionarci ai personaggi e di carpire quei messaggi celati dietro scene meno lampanti.

Per quanto riguarda lo stile, beh, io amo il suo modo di scrivere: chiaro e diretto, ma sapientemente costruito, niente di scontato o sempliciotto. Molto spesso trovo autrici che confondono fluidità con povertà, una povertà di costrutti importanti, figure retoriche e parole forbite, che ahimè, servono anche nei romance, e non solo nei saggi, altrimenti non dovremmo lamentarci dello scetticismo che ruota attorno a questo genere da parte di lettori che non prediligono queste letture.

In conclusione, il mio 9/10 è inevitabile.

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Alessia.

 

 

 

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